TRA IÈLLA, MALEDIZIONI E TABÙ DA SFATARE

24.09.2014 11:16 di  Giulio Incagli   vedi letture
TRA IÈLLA, MALEDIZIONI E TABÙ DA SFATARE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Ièlla. Maledizioni. Tabù da sfatare. Un alone di cupo misticismo sembra aver avvolto la Fiorentina in questi ultimi giorni. In effetti, la situazione che da un anno e mezzo a questa parte stanno vivendo i viola, ha veramente poco di razionale. Diventa complicato anche parlarne. Cercando magari di trovare nuovi spunti o fonti di ispirazione, da un caso diventato ormai estremamente noioso e monotono. Di settimana in settimana, alternando diagnosi, report medici, periodi di riabilitazione. Sempre con il pensiero rivolto a come sarebbe potuto essere e invece non è. Rabbia. Rimpianti. Sentimenti che da sempre dividono e non fanno bene all’ambiente. Montella ha comunque salde in mano le redini dello spogliatoio e Firenze sembra, ancora una volta, aver attutito il colpo. Ma alludere a maledizioni, di questi tempi, non è poi così sbagliato.

Stasera intanto, al Franchi arriva il Sassuolo di Eusebio Di Francesco che, l’anno scorso, rifilò quattro reti ai viola proprio tra le mura amiche. Per la verità, gli emiliani non hanno mai perso a Firenze. Infatti prima della vittoria dello scorso anno firmata Domenico Berardi (stasera non ci sarà a causa della squalifica contro l’Inter), il Sassuolo aveva strappato un punto al Franchi anche nell’ultima giornata del campionato di C2 2002/03. Un altro tabù da sfatare, dunque, che va a braccetto con il vero tormentone di questo inizio di campionato: la vittoria al Franchi. Manca ormai dal 6 aprile (2-1 all’Udinese firmato Juan Cuadrado), circa cinque mesi e mezzo. Quel fortino inespugnabile, che faceva tremare anche le big del nostro campionato, è diventato, nell’ultimo periodo, terra di conquista per squadre di alta, media e bassa classifica.

Stasera, dunque, l’imperativo sono i tre punti. Per sfatare maledizioni e tabù e per cercare di rimanere attaccati, nonostante tutto, al gruppone delle inseguitrici di Roma e Juve. Da segnalare anche che l’anno scorso, dopo la vittoria di Bergamo, i viola hanno conquistato soltanto due punti in tre partite. Ecco un altro trend assolutamente da invertire.