TRA CALCIO D'AGOSTO E PRIMI TOUR DE FORCE
La partita che storicamente ha sempre portato i problemi maggiori alla Fiorentina della gestione Montella (almeno nella fase di inizio stagione) è sempre stata la terza nel giro di una settimana: nel passato campionato infatti, quando i viola si trovarono davanti al terzo impegno stagionale nel giro di sette giorni (il 30 settembre a San Siro contro l'Inter), la Fiorentina capitolò senza appello nella tana dei non certo irresistibili nerazzurri di Stramaccioni. Un discorso speculare lo si potrebbe tranquillamente fare per quanto concerne il ko di ieri sera contro il Grasshopper, un tonfo interno inatteso che ha sucitato qualche prima perlessità sulla tenuta fisica della squarda, allestita in estate perché disponesse di una rosa ampia e varia.
Tuttavia, a ben vedere, nella passata stagione raramente la Fiorentina di Montella è incappata in una prestazione no al momento della disputa della terza partita nel giro di una settimana, dal momento che nelle altre due partite che si sono disputate a 96 di distanza dagli altri due turni infrasettimanali in programma in Serie A, la Fiorentina ha colto altrettante vittorie (il 4-1 interno contro il Cagliari il 4 novembre ed l'1-0 firmato Toni nell'ultimo appuntamento casalingo della stagione, l'11 maggio). Viene quindi automatico pensare che il ko contro le cavallette di Skibbe sia una caduta da inserire nell'interminabile capitolo del calcio d'agosto (anche perché, onestamente, un gioco involuto come quello ammirato ieri al Franchi non lo si era mai visto).
Il bello però viene adesso. Perché mentre lo scorso anno, il massimo del calendario-tritacarne prevedeva un tour de force di, al massimo, tre partite in una settimana, quella contro il Genoa domenica sera sarà addirittura la quarta partita nel giro di dieci giorni. Una media di un match ogni due giorni e mezzo che si riproporrà in ottobre quando la fase a gironi dell'Europa League vivrà la sua fase centrale: tra il 24 ottobre ed il 10 novembre infatti, la Fiorentina si troverà a dover affrontare la bellezza di sei partite (due di Coppa e quattro di campionato, due delle quali contro Napoli e Milan). Il callo è bene farcelo subito.