TORNA IKONE, MA COME VICE-NICO? A ITALIANO IL COMPITO DI FARLI COESISTERE
La Fiorentina tornerà in campo il 17 settembre contro l'Atalanta, e queste due settimane di sosta permetteranno a Italiano di recuperare quei giocatori che sono ancora indietro di condizione e, perché no, sperimentare e provare alternative tattiche. Alla ripresa il mister avrà a disposizione anche chi finora è stato un po' un oggetto misterioso e non è mai stato a disposizione per problemi fisici. Su tutti Ikone e Barak, fermati finora da infortuni ma pronti a rientrare a pieno regime, senza dimenticare anche Kayode che dopo l'esordio a Marassi è un po' sparito dai radar a causa di una influenza con tonsillite. La speranza è che possa arrivare il turno anche di Yerry Mina per far rifiatare la coppia di centrali Milenkovic-Ranieri.
Tra i compiti di Italiano ci sarà quello arduo di trovare una sistemazione a Ikone. Perché se Barak è l'alterego di Bonaventura, Mina di Milenkovic, Kayode di Dodo, Ikone invece dove potrebbe avere spazio? Guardando la stagione passata è possibile avere un'idea più chiara: l'allenatore viola vede il francese nel ruolo di ala destra, lo stesso che in questo momento sta ricoprendo Nico Gonzalez. Nelle precedenti uscite, quando i due hanno giocato insieme, è stato l'argentino ad essere spostato a sinistra. Solo in un'occasione, nella sconfitta all'Allianz Stadium contro la Juventus dell'anno scorso, Ikone ha giocato a sinistra e Nico a destra.
Verosimilmente sarà complicato vedere il numero dieci viola traslocare da quella fascia dove sta dando il meglio di sé e brillando da inizio stagione. Dovrà essere bravo il tecnico a far coesistere i due, cercando di trovare un'alternativa adeguata oppure provando ad adattare nel ruolo di esterno sinistro il rientrante Ikone. Perché se Nico non si discute, e Italiano vede Ikone come un esterno destro, allora è plausibile che l'ex Lille possa essere il vice-Gonzalez. D'altro canto la fascia sinistra non sembra ancora aver trovato il suo legittimo proprietario. Che possa essere proprio Jorko? La palla passa a lui e al suo spirito di adattamento, con la concorrenza che, soprattutto a destra, non manca.