TORINO, UNA PARENTESI (PER CHI GIOCA MENO) TRA LE COPPE
Torna il campionato e la Fiorentina in questi minuti è in treno per Torino dove domani alle 15 affronterà i granata di Juric. Una partita che in altri momenti avrebbe un valore altissimo per la Fiorentina per tanti momenti. Già la scorsa stagione la gara di Torino segnò la fine dell'era Vlahovic (a gennaio in pieno caos mercato) con i viola che rimediarono un sonoro 4-0, così come quest'anno- sempre a gennaio- i granata hanno strappato tre punti al Franchi, anche se poi la Fiorentina si rifece in Coppa Italia, vittoria che le ha permesso di proseguire il percorso fino alla finale del 24 maggio.
Come se non bastassero i risultati da riscattare, Juric è stato ad un passo dalla Fiorentina a più riprese, corteggiato già quando era a Verona e di sicuro il tecnico ci tiene a dimostrare che la scelta sarebbe stata giusta. Le divergenze tra Commisso e Cairo (anche e soprattutto come editore) accendono ulteriormente la sfida importante anche ai fini della classifica, con le due squadre appaiate a 49 punti e superate ieri sera dal Monza all'ottavo posto.
Ma la partita cade in un momento in cui il campionato è e deve essere l'ultimo pensiero per la Fiorentina, a tre giorni dalla finale conquistata a Basilea e a tre da quella importantisisma di Coppa Italia del 24. Le energie e la testa, già provate da una partita infinita e impegnativa come quella di Conference e con un solo allenamento sulle gambe, di sicuro devono essere convogliate sulla gara di mercoledì che potrebbe regalare un trofeo che manca da oltre 20 anni a Firenze.
E' ovvio dunque che, a parte Bonaventura assente per squalifica, in campo andrà una formazione abbastanza rimaneggiata anche se la stagione ha insegnato che vincere anche in campionato è sempre un buon viatico per alimentare l'appetito, come con l'Udinese. Proprio per questo dunque la squadra che scenderà in campo a Torino dovrà essere intelligente per non ripetere l'errore del Basilea (che prima delle semifinale di Conference aveva preso 6 gol in campionato pur di risparmiarsi per i viola) e per dimostrare che la Fiorentina è forte nel suo insieme, anche se qualche titolarissimo dovesse andare in panchina. Anzi, qualche giocatore è rimasto a Firenze.