TIFOSI-FV, Juve nel '98 e il "ruggito" del Franchi

17.11.2011 18:00 di  Stefano Borgi   vedi letture
TIFOSI-FV, Juve nel '98 e  il "ruggito" del Franchi
© foto di Firenze Viola

Un boato, un urlo assordante, un orgasmo di gioia... 45.000 persone che sfogano impazzite il loro godimento, e sullo sfondo la "smitragliata" del Re Leone, al secolo Gabriel Omar Batistuta. Un momento unico, forse irripetibile. Sarà stato il fascino della notturna, il prestigio dell'avversario (la Juve di Lippi), il contesto storico favorevole... ma mai come in quell'attimo fuggente il popolo viola credette di poter vincere il terzo scudetto. E la corsa sfrenata di Bati-gol verso i compagni, gli occhi spiritati di Moreno Torricelli, il capannello viola che si andava formando sotto la Fiesole, erano la riprova che qualcosa di magico stava succedendo, che la Fiorentina era davvero la più forte di tutte. Poi, il ginocchio dell'argentino ed il carnevale di Rio spezzarono un sogno, ma quella è un'altra storia. Era la Fiorentina del "Trap" (a proposito... complimenti al buon "Giuan"! Ce lo ritroveremo agli Europei con la sua Irlanda), era la Fiorentina di Toldo; Torricelli, Padalino, Repka, Heinrich; Cois, Rui Costa, Amoroso; Oliveira, Batistuta, Edmundo. Un 4-3-3 mascherato (Oliveira, in realtà, fungeva da esterno di centrocampo) per una Fiorentina che poche settimane dopo si laureerà campione d'inverno.

Ma andiamo con ordine: c'era grandissima attesa per quella partita, per un Fiorentina-Juventus a dir poco decisivo. Sette giorni prima una risicata e sofferta vittoria sul Bologna (solita punizione bomba di Batistuta) aveva gettato delle ombre sulla condizione dei viola, ma Fiorentina-Juventus si preparava da sola e la gente sarebbe stata il dodicesimo uomo in campo. Come sempre, più di sempre. Il tam-tam in settimana fu implacabile, inarrestabile, il tutto esaurito inevitabile, la capienza massima di 46.000 spettatori fu facilmente raggiunta, forse superata. Arbitrò Farina di Novi Ligure, e tra i bianconeri spiccava la marcatura di Montero su Edmundo, mentre sarà Iuliano ad occuparsi di Batistuta. Dopo 44' il difensore uruguagio perde le staffe davanti all'ennesima serpentina di "O'Animal", e lo stende davanti al signor Farina. Espulsione automatica. Contemporaneamente si fa male Iuliano, entra Tudor che va in marcatura sul Re Leone. Anche per il difensore croato sarà... "un mondo difficile e vita incerta". E' il 13° della ripresa, scappa Oliveira decentrato sulla sinistra, dribbling a rientrare e cross a spiovere, Batistuta sbuca alle spalle dello stesso Tudor e piazza di testa alla destra di Peruzzi. Fiorentina-Juventus 1-0. Il terremoto può così avere inizio: lo stadio trema, le gradinate tremano, la voce dei tifosi viola trema, mentre il cuore di ognuno batte a mille e grida, urla, gode a più non posso. E sembra dire: inchinatevi, passa la Fiorentina. Il risultato non cambierà più, la Juventus è impotente di fronte allo strapotere viola (e sì che in campo c'era gente come Ferrara, Di Livio, Conte, Deschamps, Davids, Zidane, Inzaghi...) ma quella sera non ce ne sarebbe stato per nessuno. E poi la Fiorentina giocava in 12 (tifosi compresi) contro 10, quindi... Sabato si replica: solita logistica (il Franchi), solito ambiente (la notturna), solito blasone dell'avversario (il Milan di oggi vale la Juve dell'epoca). Solito risultato? Ai posteri...