TENERE LA SINISTRA

Avviandoci ad introdurre la trasferta friulana che attende la squadra gigliata, è inevitabile ripensare alle varie volte nelle quali abbiamo sentito ribadire, dai dirigenti stessi della Fiorentina e con gran parte di stagione ancora da disputare davanti, che la stagione corrente della Fiorentina sia da ritenere di transizione. Una franchezza e chiarezza stimabile da parte della società, che abbiamo ormai negli ultimi mesi capito essere comparto da giudicare scisso dalla proprietà (a meno di aggiornamenti dopo il comunicato di giugno), ma che inevitabilmente va ad affossare le ambizioni nutrite dai sostenitori di fede viola. Almeno quelle a breve termine sono da considerarsi lontane dalle covate voglie d'Europa del tifo.

Almeno per ora, dunque, c'è da accontentarsi di provare a mantenere lo status quo e consolidare perlomeno questo decimo posto attuale, in attesa di puntare al dichiarato obiettivo per questo finale (l'ottava piazza). L'imperativo è non farsi scavalcare dall'Udinese e per farlo c'è da uscire dalla Dacia Arena con un risultato utile. Nei minuscoli passi in avanti registrati da una stagione avara di alti e densa di grigi, almeno tenere la parte sinistra della classifica rappresenterebbe un consolidamento dell'autostima generale, per provare a dare uno sprint nel finale. Inevitabile attendersi qualche mutamento da parte del tecnico viola, soprattutto in un reparto avanzato che al momento piange.