SUL LUNGO PERIODO
Kokorin e Sabiri a completare le uscite di un’estate che pareva esser cominciata diversamente da com'è finita. Due saluti preventivabili, seppure nel caso del russo non era passata inosservata la fiducia concessa da Italiano nel finale di gara contro il Rapid, che in sintesi però sembrano limitare ulteriormente la scelta del tecnico sulla trequarti offensiva. Non che la punta russa o il centrocampista marocchino potessero ambire a grandi spazi, soprattutto nel caso di Kokorin immaginarne il rilancio con gli arrivi di Nzola e Beltran sembrava ipotesi remota, ma intanto l’adattamento di Sabiri a ruolo di esterno sembrava a suo modo completare il gruppo di calciatori da schierare sulle fasce, tanto più in un momento in cui Ikonè non è ancora a disposizione.
Così agli inizi di settembre Italiano, oltre che in difesa e in mezzo al campo dove Maxime Lopez pare più alternativa ad Arthur e dove escluso Duncan potrebbero mancare interpreti muscolari, anche sulla trequarti sembra avere scelte più limitate del previsto, contando Infantino (e quando rietrerà anche Barak) come unica sostituzione di Bonaventura, l’accoppiata Sottil-Brekalo da giocare sulla sinistra, al netto dell'adattamento di Kouamè, e Ikonè eventuale “piano B” per consentire a Nico di rifiatare.
Una disponibilità non così ampia almeno se rapportata all’obiettivo di arrivare a giocare altre 60 gare stagionali come l’anno scorso. Che non necessariamente significa limitare i turnover dettati dai tanti impegni ravvicinati (che fin dalla ripresa del campionato si faranno sentire con il via al girone di Conference League) ma che impone lo stesso al tecnico di gestire e dosare le energie del gruppo sul lungo periodo.