STRATEGIA DA RIVEDERE?
Un’estate viola, titolava ieri La Gazzetta dello Sport. Un’estate ricca di buone indicazioni sul campo, ma anche caratterizzata da controverse vicende al di fuori del terreno di gioco. Prima Montella, poi Salah, infine Milinkovic-Savic. Questa la lunga lista di personaggi saliti, per un motivo o per un altro, agli onori della cronaca per aver danneggiato in qualche modo la Fiorentina. Mettendo da parte il caso Montella, se ci addentriamo nelle grottesche vicende del mercato viola, possiamo vedere come una costante permanga nella strategia della Fiorentina: i viola spesso trovano l’accordo con il club di appartenenza, non avendo però quello con il giocatore. Quante volte lo abbiamo sentito? E’ successo prima con il Chelsea, quando la Fiorentina aveva addirittura già versato nelle casse degli inglesi il milione di euro previsto per il rinnovo del prestito di Salah, si è ripetuto poi con il Genk per Milinkovic-Savic, quando il serbo arrivò a Firenze per mettere nero su bianco l’accordo con i viola e poi tutto saltò clamorosamente all’ultimo minuto.
Paradossalmente quindi, la Fiorentina comportandosi nella maniera corretta, ovvero interpellando prima la società detentrice del cartellino e solo in un secondo momento il giocatore, ne è uscita sempre con le ossa rotte. I viola si dichiarano, giustamente, parte lesa, ma alla fine escono costantemente sconfitti con un pugno di mosche in mano. L'unica volta nella quale i dirigenti viola si sono accordati direttamente con il tesserato, è il caso del tecnico Paulo Sousa, alla fine hanno ottenuto quello che volevano.
Ieri è uscita l’indiscrezione di una Lazio vicina a Fabio Borini, obiettivo numero uno per l’attacco viola. I biancocelesti sembrano aver trovato l’accordo con l’ex Sunderland, anche se restano dietro ai viola nella corsa al giocatore. La Fiorentina invece sembra aver convinto i reds ad abbassare a 7 milioni di euro le pretese per il suo cartellino, ma non ha ancora trovato l'accordo decisivo con l'attaccante. Vi ricorda qualcosa? Sbagliare è umano, ma perseverare sarebbe diabolico...