STATO DI GRAZIA
Mentre la primavera di Aquilani anticipa il gruppo di Italiano prendendosi la quinta finale consecutiva di coppa Italia il popolo viola si riprende dalla festa di mercoledì sera, un’invasione diretta in Lombardia sfociata in 90 minuti di festa sugli spalti e in una coreografia che testimonia la ritrovata unità. A quota nove vittorie consecutive il pensiero già corre alla decima da centrare domani con lo Spezia al Franchi, segno di uno stato di grazia che risiede anche nella testa dei calciatori.
Nel successo che favorisce ulteriormente i viola in vista della sfida di ritorno la tifoseria può godersi un meccanismo che il tecnico ha perfezionato lungo mesi complicati, alle prese con un doppio impegno che ha pesato e che oggi la Fiorentina sembra poter gestire molto diversamente rispetto al passato.
Perché tra i tanti meriti da attribuire all’allenatore c’è quello di aver impiegato praticamente tutta la rosa a disposizione favorendone peraltro la crescita in termini di duttilità, ma anche perché ancora oggi, considerato il pieno recupero di Sottil e il definitivo inserimento di Brekalo, sono disponibili forze fresche. Elementi da buttare nella mischia quando inevitabilmente la squadra risentirà di una minima stanchezza, fisica o mentale, che allarghino una rotazione fin qui efficace e propedeutica, per esempio, al ritorno su ottimi livelli dello stesso Castrovilli.
Un’operazione di miglioramento ed evoluzione del gruppo in vista delle tante partite che ancora mancano al termine della stagione. E che tutta la tifoseria viola non vede l’ora di giocare per continuare una corsa, in campionato e nelle coppe, che si fa ogni giorno più avvincente.