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Ripartire. Magari dopo una scrematura del monte ingaggi. Questo il diktat che proviene direttamente dalla bocca di Pantaleo Corvino, l’uomo attorno al quale ruoterà tutta la ricostruzione della Fiorentina e su cui poggerà la futura rinascita viola. Si prospetta pertanto una ricostruzione che punterà a nuovi traguardi europei dopo che l’agonia della fine del ciclo-Prandelli ha condannato la Fiorentina a due campionati di Purgatorio che si sono spenti nell’anonimo centro classifica.
Ma ripartire non fa rima soltanto con ‘calciomercato’, né tantomeno potrà essere Corvino l’unico artefice della rinascita viola; il destino della Fiorentina è strettamente connesso anche con i futuri scenari della proprietà, che si appresta alla fine di maggio a rivoluzionare il suo attuale entourage e a ristabilire degli equilibri al suo interno che deleghino a determinate figure incarichi che si confanno al loro ruolo. Infatti, da quello che dovrebbe essere il CdA di fine stagione, i tifosi viola si aspettano che venga nominato innanzitutto un nuovo presidente (sia o non sia Andrea Della Valle) ed in seconda istanza vogliono che la società stessa mostri maggiore chiarezza verso i tifosi, attraverso un rapporto di comunicazione più diretto: ed è proprio per questo motivo che la proprietà sta cercando di plasmare in Fiorentina un personaggio il cui ruolo sia quello dei rapporti con i media. Assieme dunque al presidente ed a questa nuova figura, la nuova Fiorentina dovrebbe disporre anche di un vice presidente e di un amministratore delegato che presenzi alle riunioni di Lega (sostanzialmente permarrebbero invariate le mansioni di Cognini e Menucci).
In mezzo a tutta questa rifondazione societaria, grande spazio, come detto, avrà la ricostruzione della squadra, centro motore di tutto il progetto: Corvino e Della Valle hanno deciso già da tempo di impostare la Fiorentina futura sulla linea verde dei giovani che tante soddisfazioni ha regalato in questa stagione. La valorizzazione del settore giovanile sarà il dogma centrale della nuova Fiorentina, nelle cui intenzioni ci sarebbe anche l’elezione ad uomo immagine della squadra del giovane viola più promettente: Riccardo Montolivo. Ed è proprio attorno ai piedi (e non solo) del talento di Caravaggio che ruota il nuovo ciclo viola. Se il giocatore deciderà di rimanere, la Fiorentina ripartirà con molte più certezze e molti meno dubbi, in caso contrario il compito di ricreare un nuovo ciclo vincente sarà ancor più arduo per la società. Ma non mettiamo troppa fretta alla Fiorentina: la rinascita è appena iniziata.