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Devono essere state due settimane lunghissime per Federico Bernardeschi. E non solo per l'esito dell'esperimento firmato da Ventura in Nazionale. La prestazione da interno di centrocampo ha lasciato più di un dubbio, senza contare che proprio in occasione del secondo gol macedone c'è lo zampino del viola per un brutto pallone perso.
In realtà il dibattito su Bernardeschi, quanto meno da queste parti, non ha fatto altro che trovare nuova linfa dalla prova dell'esterno viola in quel di Skopje. Quasi che non bastasse la dialettica continua tra chi continua a vederlo un esterno (come Sousa) e chi no, tanto da aver bisogno che Ventura mescolasse ancora le carte.
La sensazione, allora, è che il rischio che intorno al gioiello del vivavio viola si crei un alone di eccessiva pressione c'è. Perchè ruolo o meno è anche vero che l'estate del carrarino è stata contraddistinta dall'Europeo, e per questo motivo potrebbe esser sufficiente l'attesa della migliore forma fisica possibile. Una pazienza che, tuttavia, oggi difficilmente si può trovare dato il bisogno di punti della Fiorentina.