STADIO, NARDELLA CHIAMA, ACF RISPONDE: SPRONE A LAVORARE

Lo speciale di Firenzeviola.it
19.10.2018 19:00 di Andrea Giannattasio Twitter:    vedi letture
STADIO, NARDELLA CHIAMA, ACF RISPONDE: SPRONE A LAVORARE

Il momento è catartico, avrebbe detto nei primi anni 2000 il cabarettista Flavio Oreglio in uno dei suoi mitici sketch sul palco di Zelig. Ma a differenza della fortunata trasmissione di Mediaset, qua da ridere pare esserci davvero poco. La situazione attorno al nuovo stadio della Fiorentina sembra infatti trasformarsi di giorno in giorno sempre più in un giallo, con la data di scadenza (fissata al 31 dicembre 2018) per la presentazione del progetto definitivo che si sta progressivamente avvicinando e le sollecite esternazioni del sindaco Nardella da un lato e l'apparente silenzio della Fiorentina dall'altro. Che pur continuando a lavorare a fari spenti senza prendere posizione su questa intricata vicenda (nessuno in casa viola ha per il momento confermato che il termine ultimo non sarà rispettato) non ha però smentito ufficialmente le parole del patron Andrea Della Valle sulla vicenda stadio-Mercafir a Moena lo scorso 18 luglio: "A settembre ci incontreremo col sindaco e poi ci serviranno sei mesi per il progetto. Non vogliamo inciampare adesso che siamo vicini al traguardo". Ovvero, a conti fatti, a marzo.

A creare questa bolla di sapone che ha in più circostanze portato il primo cittadino di Firenze a ribadire la sua netta linea (l'ultima in ordine di tempo è stata ribadita questa mattina ai microfoni di Lady Radio: "Purtroppo è saltato l'incontro tra il dg del comune Parenti e l'architetto Maffioletti che è la responsabile del progetto" ha detto Nardella. "Mi auguro che ne venga fissato un altro al più presto perché servono certi confronti. Resta il termine del 31 dicembre per presentare il progetto: io credo che sia urgente che ci si possa vedere con la Proprietà. Prima ci incontriamo e meglio è") pare essere il caos che a livello nazionale regna sovrano sul tema legato alla nuova pista per l'aeroporto di Firenze, una grande opera che se da un lato, come certifica la variante del piano urbanistico di Castello, non creerebbe impedimenti circa lo spostamento dell'attuale Mercafir a ridosso dello scalo "Vespucci", dall'altro potrebbe portare ad un allungamento dei tempi per l'inizio dell'effetto domino chiamato a dare il via alla realizzazione dello stadio. Una prospettiva che in questo momento sta tenendo con il fiato sospeso la Fiorentina.

Da casa viola però il mantra che aleggia dopo le frasi del sindaco è: "Nessuna polemica". Anzi. La società, che ha ribadito l'interesse nel portare avanti il progetto stadio, ha infatti interpretato le parole del primo cittadino come un segnale di sprone per continuare a lavorare di comune accordo in vista della realizzazione di un'opera di interesse comune, auspicando oltretutto che gli incontri tra le parti possano essere più frequenti nel corso delle prossime settimane.