SPECIALE FV, IL LUNGO DUELLO FRA VIOLA E MILAN
A pensarlo oggi, che la Fiorentina aveva 12 punti di vantaggio sul Milan, fa un certo effetto. Ma la lunga sfida a distanza fra viola e rossoneri - che si chiuderà in un modo o nell'altro domenica prossima - ha vissuto di alti e bassi per tutta la stagione. Il vantaggio massimo i viola l'hanno avuto appunto a novembre, dopo la 13^ giornata: +12 punti sui rossoneri. Che, dopo una lunga rimonta, sembravano aver chiuso ogni discorso per la Champions a otto giornate dalla fine, quando (alla 30^ e alla 31^ giornata) hanno toccato il massimo vantaggio sui viola: +6. Prima che tutto tornasse nuovamente in discussione.
In effetti, come analizziamo in questo grafico di Firenzeviola.it, l'inizio dei rossoneri era stato da brividi. Nelle prime tredici partite il Milan conquistava appena 15 punti, mentre la spumeggiante Fiorentina di Montella volava a velocità quasi doppia e conquistava la bellezza di 27 punti. Il distacco si era impennato a inizio novembre, dopo il pareggio rossonero a Palermo e il trionfo dei lanciatissimi viola a S.Siro. Ma la striscia di quattro vittorie consecutive della banda di Allegri (iniziata con l'1-0 alla Juventus, firmato da un rigore dubbio di Robinho) assottigliava il vantaggio della Fiorentina (2 punti in 3 partite fra Torino, Samp e Roma): a metà dicembre, dopo la 16^ giornata, il distacco era di soli 5 punti. Il 2012 però, dopo la vittoria col Palermo, si chiudeva con i gigliati a +8 sui rossoneri.
E' stato ovviamente il mese di gennaio in cui la Fiorentina ha sperperato il cospicuo vantaggio, complice anche un Milan rinvigorito dall'entusiasmo balotelliano, dalla spinta elettorale, da (qualche) aiutino arbitrale. Eccolo, il sorpasso: alla 18^ giornata i viola erano a +8, alla 22^ giornata il Milan era davanti di un punto. Aveva rosicchiato 9 punti ai gigliati in 4 partite. La lotta parallela proseguiva poi piuttosto equilibrata, con i rossoneri che guadagnavano qualcosina portando il distacco a 3 punti. A Pasqua, però, con la Fiorentina sconfitta a Cagliari e il Milan vittorioso col Chievo, il distacco diventava di 6 punti. Un gap che, nell'intervallo dello scontro diretto del Franchi, era addirittura di 9 punti: la rimonta viola (dallo 0-2 al 2-2 in dieci uomini) proseguiva però anche nelle domeniche seguenti. Tanto che, a inizio maggio, il distacco era tornato ad essere di un solo, misero, punticino.
Poi è storia recente: la (ingiusta) sconfitta con la Roma, il Milan che vince col Torino e va a +4, le vittorie infrasettimanali contro Siena (i viola) e Pescara (il Milan). E, domenica scorsa, lo 0-0 di Milan-Roma che ha nuovamente assottigliato la distanza fra le rette di Milan e Fiorentina a 2 punti di differenza. Domenica sera, quindi, andrà in scena l'ultimo capitolo di una corsa che neanche il giallista più bravo avrebbe saputo organizzare tanto tortuosa.
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