SOUSA, NAPOLI PIÙ FORTE DI NOI, SUPERIAMO I NOSTRI LIMITI

17.10.2015 13:02 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
SOUSA, NAPOLI PIÙ FORTE DI NOI, SUPERIAMO I NOSTRI LIMITI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Giornata di vigilia del big match di domani contro il Napoli in casa viola, con la Fiorentina che dopo la rifinitura di questa mattina alle 17 partirà alla volta del San Paolo. In sala stampa prende come di consueto la parola il tecnico Paulo Sousa:

Sulle settimane passate in sosta: "Sono state settimane più o meno identiche a quelle che ci sono state durante le altre soste: abbiamo lavorato coi giocatori che sono rimasti qua, cercando di migliorare le loro prestazioni".

Sulle condizioni della squadra: "Abbiamo più tempo per lavorare insieme, le partite ci portano ad innalzare il livello di condizione. Partono in vantaggio coloro che avuto modo di lavorare di più qui".

Su come sta la squadra: "Mi incuriosisce molto vedere come reagirà la mia squadra dopo questa pausa per le Nazionali, dopo che i giocatori si sono approcciati a gare di tipo diverso. Tante volte è meglio non fermarsi durante i campionati, la nostra linea divensiva non c'è mai stata praticamente. L'interazione tra giocatori dello stesso reparto è importante ed è stato impossibile farlo. Abbiamo sfruttato questo tempo per migliorare la tecnica individuale dei singoli".

Sul Napoli: "Per me è un piacere essere in Italia e competere con colleghi molto importanti: troviamo una squadra in formissima e di altissimo livello che ci darà le possibiltà di crescere".

Su come sono tornati i Nazionali: "Sono tornati tutti bene, si sono allenati con gli altri e sono tutti in condizione. I sudamericani hanno passato un giorno intero a viaggiare ma sono abituati".

Su Kalinic: "Ha preso una botta al muscolo alla prima partita e nella seconda questa botta traumatica si è fatta sentire e questo gli ha implicato un po' di ematoma: coi medici abbiamo visto che non ha nessun problema".

Sul Napoli che si è preso molto spazio sui media nazionali: "Il Napoli negli ultimi tre anni è stata costuita per vincere gli scudetti e anche quest'anno ha un organico che gli può permettere questo. Solo con un processo di crescita si arriva ad avere una credibilità a livello nazionale, e questo vale anche per noi".

Se il Napoli ha un organico superiore alla Fiorentina: "Il Napoli ha un organico importante e superiore al nostro ma noi dobbiamo riconoscere le nostre capacità ed i nostri limiti: per competere contro certe squadre dobbiamo andare oltre i nostri limiti e penso che potremo competere".

Su Rossi: "Sta bene, sta continuando il suo lavoro: nella sua riabilitazione è importante il minutaggio in partita ma deve avere anche un equilibrio emozionale. Ho visto nei suoi occhi un'illuminazione quindi vuol dire che ci siamo".

Sul duello a centrocampo col Napoli: "La partita la vincerà chi avrà il maggior dominio di possesso palla. Speriamo di avere più capacità del nostro avversario".

Su Suarez: "E' un giocatore a disposizione ma non costruisco la squadra solo con un giocatore".

Sui tanti impegni ravvicinati e la scelta della formazione: "La mia idea di base è quella di poter lavorare sui nostri principi di gioco: noi dobbiamo lavorare su questo. Poi la scelta della formazione avviene in basea quello che vedo in settimana. La programmazione della partita che studio non influisce su quella che farò nei giorni successivi. La strategia di ogni partita è la stessa".

Sull'approccio da grande squadra alle gare: "Essere primi non ci deve dare peso ma deve farci gioire per continuare a vincere ancora. La maturità in una partita la si vede dalla qualità in campo. E' tutta una "questione culturale" poi: vincere sempre è un processo mentale sul quale dobbiamo continuare a lavorare".

Sui 1000 tifosi viola al San Paolo: "Ho detto grazie a quelli che sono venuti a San Siro ma ho detto anche grazie a chi non è potuto venire. Io non penso solo a chiedere, ma anche a dare. Il tifo ha una grande importanza per noi per cui domani saremo in uno stadio pieno di tifosi avversari ma dovremo avere l'orgoglio di farci sentire lo stesso".