SOLO UN FENOMENO

29.10.2010 00:00 di  Tommaso Mattei   vedi letture
SOLO UN FENOMENO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

9 mesi da dimenticare in 90 minuti. Dal purgatorio al campo, viaggio di solo andata per Adrian Mutu. La Fiorentina ha scelto di ripartire da lui, scazzottate a parte. Contro il Catania, il numero 10 viola proverà a tornare solo il calciatore, la Fiorentina spera di tornare a farsi coccolare dal suo fenomeno. La classifica continua a piangere, il gioco manca, Gila non segna e i sogni europei di Sinisa sono lontani anni luce. La panacea di questi mali, adesso, non può che rispondere ad un nome e un cognome. Quelli di Adrian Mutu. Ma con tutto l’ottimismo del caso, il ritorno del fenomeno porta con sé anche qualche interrogativo.


LA CONDIZIONE FISICA C’è una certezza nelle tante parole spese negli ultimi mesi intorno ad Adrian Mutu; quella che non gioca da tanto, troppo tempo. La sua ultima partita ufficiale risale al 24 Gennaio 2010, Palermo Fiorentina di campionato. Da quel giorno nessuna partita, ma proprio nessuna. Nemmeno un’amichevole. La società viola, infatti, non ha mai presentato alcuna richiesta per permettere al fenomeno di provare a testare i suoi colpi in qualche partita estiva o in quelle del Giovedì. Insomma sono quasi 10 mesi che Adrian Mutu il campo lo vede solo durante gli allenamenti, qualche partitella fra compagni e niente più. Una cosa da non sottovalutare per uno che fa dell’agonismo una molla indispensabile per la sua classe.


LA CONDIZIONE PSICOLOGICA Due sono gli aspetti psicologici. Quello calcistico e quello personale. Sul primo i tifosi possono stare tranquilli. Solo immaginare la voglia che può avere Mutu di giocare una partita fa eccitare le masse. Ore, giorni, settimane e mesi passati ad aspettare un pallone, un arbitro, qualche tifoso intorno e avversari da mettere con il sedere per terra. Ai tempi di un altro suo rientro(ndr dopo un infortunio) lo chiamavano Briliantur, adesso la sua voglia di tornare a brillare è più forte di qualsiasi altra cosa. C’è da sperare solo una cosa: che le vicende legali non abbiano inciso troppo nella sua mente. E qui veniamo all’aspetto psicologico personale. Multe milionarie, riduzioni di stipendio, risse e processi. Tanta roba anche per un duro come lui. Per la serie anche i ricchi piangono, Adrian Mutu negli ultimi 6 anni si è visto passare sopra un treno dopo l’altro. Chi lo conosce bene assicura che Mutu sta pensando solo a rientrare e che il resto lo lascia tranquillo. Speriamo.


LA TATTICA Sinisa Mihajlovic non lo ha giustificato, ma dopo l’incontro di boxe lo ha difeso. I suoi compagni lo aspettano e lo vogliono in squadra. Resta il fatto che la Fiorentina non lo vede nell’undici titolare da tantissimo tempo. La squadra non lo trova in campo da mesi e ha, purtroppo, imparato a non cercarlo nemmeno. La schema della palla a Mutu così ci pensa lui non si vede da oltre 40 settimane. Insomma anche per la disposizione tattica della Fiorentina qualcosa dovrà cambiare. Prima di tutto Ljajic andrà in panchina pronto a fare la staffetta con il romeno. Il resto non dovrebbe cambiare più di tanto. Almeno nei nomi. Certo chi lo accompagnerà nell’attacco della Fiorentina a Catania dovrà forse correre di più, visto la sua assenza prolungata e visto che lui è più punta che trequartista. Ci sono, per fortuna, le note positive. Gilardino sarà un po’ meno solo, Vargas non dovrà fare tutto da solo, Cerci non si scarterà più da solo e lui, Adrian Mutu, potrà tornare a fare,solo, il fenomeno.