SOGNI AD OCCHI APERTI

03.11.2012 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
SOGNI AD OCCHI APERTI
FirenzeViola.it
© foto di Federico Gaetano

Firenze sogna. Eppure ha i suoi ottimi motivi per farlo. E' vero, la vittoria a Genova mancava da 30 anni, e chiaramente l'uno a zero di giovedì sera non poteva che accendere ulteriori entusiasmi in una piazza rivitalizzata dalla rivoluzione dell'agosto scorso. Ma a pensarci bene, non è certo da giovedì che a giro per la penisola si sprecano i complimenti per questa Fiorentina. Anzi, fin dall'inizio l'approccio di Montella ha conquistato tutti. A Firenze e non solo.

Il calcio italiano, in altri termini, si era già accorto del gioco proposto dalla Fiorentina, e gli stessi tifosi viola avevano già ben capito che tipo di stagione avrebbero potuto vivere. Tanto che la prima vittoria in trasferta è suonata più o meno come la logica conseguenza della crescita, tecnica e caratteriale, di questo gruppo. Continuando a giocare così - si diceva - questa Fiorentina non può che fare bene. In effetti, era proprio così.

Adesso che anche i punti cominciano a tornare, e che la classifica strizza l'occhio all'Europa, Firenze si frega le mani al pensiero dei traguardi possibili. Che siano di un palcoscenico più o meno prestigioso a livello continentale poco cambia. Perchè in questo momento, l'aspetto migliore della Fiorentina, è proprio il suo marchio di fabbrica. Cioè un'identità di gioco e spettacolo nella quale la tifoseria viola si può specchiare con orgoglio.

Ha centrato il bersaglio, dunque, la proprietà prima e la società poi. Da Andrea Della Valle a Pradè passando per Macìa e Montella, la rinnovata dirigenza viola (e il tecnico) è stata in grado di dare vita a una squadra che, ancora prima di capire dove possa arrivare, ha già ampiamente ripagato tutta la fiducia e l'affetto dei suoi sostenitori. Mettendo in campo il miglior gioco d'Italia e inorgogliendo chiunque abbia a cuore il colore viola. In un campionato in cui pensare di vincere resta un'opportunità per poche elette squadre, Firenze questo chiedeva. E non accadeva da tempo che potesse essere accontentata in questo modo.