SOGNANDO UN NUOVO 20 OTTOBRE
Sono passati due anni. Era il 20 ottobre del 2013 quando il Franchi rischiò di crollare grazie alla clamorosa rimonta contro la Juventus in una partita iniziata malissimo e terminata in gloria grazie a Giuseppe Rossi e a Joaquin. Pepito mandò un messaggio al mondo del calcio con una tripletta straordinaria, impensabile solo pochi giorni prima, e che segnò forse il momento più brutto della gestione bianconera di Antonio Conte.
Sono passati due anni e Giuseppe Rossi ha vissuto altri momenti drammatici. Ha subito un altro intervento al ginocchio. Ha dovuto recuperare contro tutto e tutti un'altra volta, superare un'altra maledizione con il ricordo di quel bellissimo pomeriggio fissato ben in mente come obiettivo da raggiungere ancora. I tifosi viola gli sono stati vicino, come gli è stata vicina la società poi ripagata dalla modifica del contratto, che ha previsto un ingaggio minore con un corrispettivo maggiore per quanto riguarda i bonus. Un rapporto bellissimo che continua, che prosegue, con il sogno di vivere un altro 20 ottobre il prima possibile.
Giovedì sera alle 19 il Lech Poznan non sarà la Juventus, ma la determinazione di Giuseppe Rossi sarà la stessa messa in campo in quella domenica di due anni fa. Perché Pepito non è uno che si impegna diversamente in base a chi si trova davanti. Pepito è uno che da tutto sempre, punto. La partita contro i polacchi poi, sarà un'altra occasione per recuperare terreno, per mettere benzina nelle gambe e tornare al top. E Rossi non se la farà scappare. Il gol in Europa contro il Belensens è stato il primo assaggio. Lo zuccherino per il cavallo di razza che si è impegnato a tornare a vincere. Adesso è il momento di puntare ancora più in alto. Rinconquistare la forma per tornare titolare. Come quel 20 ottobre 2013, quando i cuori dei tifosi viola si fermarono per venti minuti, per tornare a battere tra le lacrime dopo un eterno 4-2 firmato Giuseppe Rossi.