SIR VINCENZO MONTELLA
Le fondamenta sono l'essenza di un progetto. E' dove tutto nasce, dove tutto cresce, dove tutto si crea. Nel calcio i capisaldi sono chiari: presidenza, dirigenza, allenatore, senatori. Sono i punti di riferimento a cui aggrapparsi nei momenti difficili e le bandiere che sventolano più alte in tempi di bonaccia e sereno. Andrea Della Valle. Daniele Pradè e Eduardo Macia. Poi un gruppo già consolidato ma che verrà pure arricchito, nonostante la cessione dietro l'angolo di Stevan Jovetic. Infine, 'last but not least', Vincenzo Montella. L'aeroplanino planato col sorriso modesto su Firenze ha già conquistato tutti. Il suo calcio doc è diventato marchio di fabbrica di una squadra, di un progetto. Palla bassa, a pedalare ci pensano soprattutto gli avversari, furenti contendenti a caccia di un pallone spesso nei piedi dei viola.
Il calcio è divertimento. Firenze se n'è resa nuovamente conto adesso, estasiata dallo spettacolo della banda Montella. Il progetto Fiorentina è chiaro: presente e futuro con l'Aeroplanino. A fine stagione, l'ex tecnico del Catania e della Roma si vedrà con la famiglia Della Valle, sia Diego che Andrea. I fratelli Tod's spiegheranno a Montella che vogliono creare una Fiorentina non solo bella ma anche vincente. Lo stadio, gli investimenti, il mercato da sogno per una piazza affossata sino alla scorsa stagione nelle speranze e negli auspici.
Metteranno tutto questo sul tavolo attorno al quale non si sono ancora seduti con l'allenatore: il contratto scade nel 2014, l'opzione è nel 2015, ma l'intenzione della Fiorentina è di prolungare sino al 2016 se non sino al 2017. Date, scadenze. Futuro, appunto. La voglia di blindare Montella è fortissima ed anche l'Aeroplanino sembra aver scelto. Pista parallela o no, di decollare da Firenze sembra non aver nessuna intenzione e la città sogna con lui: un piccolo Sir Alex Ferguson, un giovane Cesare Prandelli. Progetto. Fondamenta. Il domani riparte da qui, da Vincenzo Montella.
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