SIR CESARE PRANDELLI, A Firenze a vita...
FirenzeViola.it
Si chiude il sipario sulle polemiche. Dubbi, incertezze, paure e ansie che per una settimana hanno attanagliato Firenze vengono spazzate via da Cesare Prandelli. Due conferenze stampa, a sette giorni l'una dall'altra, due grandi emozioni, seppur molto diverse tra loro. Alla vigilia della trasferta di Reggio, il mister viola annunciava il suo malumore, la sua rabbia, anche, per certi atteggiamenti della critica fiorentina, definita autodistruttiva. "Così io non ci sto, a fine stagione rivedrò il progetto". Parole che hanno fatto tremare una città intera che, forse per la prima volta, ha davvero temuto di perdere la sua guida.
Ieri, altra conferenza stampa, e un chiarimento importante. "Ho espresso uno stato d'animo difficile, ma non ho mai detto di volermene andare. Lo ripeto così che sia chiaro a tutti. Io non mi muoverò da Firenze fino a quando ci sarà questa proprietà". Sospirone di sollievo, dunque, e macigno sopra alle polemiche, alle voci, ai sussurri. La storia di Cesare Prandelli in viola continua e, se possibile, trova da questa settimana una base per ripartire, per uscirne fortificata. E' amore vero, un rapporto intenso, profondo.
Sembra impossibile, al momento, immaginare una Fiorentina senza Prandelli, e viceversa. Il progetto Della Valle è partito dal tecnico di Orzinuovi e adesso, nel momento decisivo, quando rimane da scalare forse l'ultimo scalino per accomodarsi davvero al banchetto delle grandissime, è giusto avere nel mister la massima fiducia che, del resto, non è mai venuta meno. Lo stesso vale al contrario. Il Mago di Orz ha iniziato questo lavoro, tre anni e mezzo fa, ha creduto nelle idee della proprietà e della società tutta, è cresciuto, lui stesso, come tecnico. Per questo, anche lui, non poteva mollare, non ora.
Non lo ha fatto, e non lo farà, fino a quando la Fiorentina sarà targata Della Valle. E' un momento decisivo, per il processo di crescita di questa squadra e della città intera. Da ieri pomeriggio non ci sono più incertezze. A Firenze si va avanti con Cesare Prandelli, con Pantaleo Corvino e con un gruppo di giocatori importanti. Un matrimonio che, anche nei momenti più difficili, si sta dimostrando forte e solido come pochi. A Firenze, alla Fiorentina, è stato varato un programma, e su questo si imposta il lavoro. Era ed è il sogno di tutti i tifosi viola: un Cesare Prandelli alla Ferguson, a vita sulla panchina dell'Artemio Franchi.
Lui, insieme al direttore Corvino e agli investimenti dei Della Valle, ha plasmato questa Fiorentina. Prandelli sta piano piano costruendo una compagine veramente importante, sta cercando, con la massima pazienza e con tutta la sapienza necessaria, di trasformare tante giovani promesse in tanti campioni, per arrivare nell'Olimpo del calcio italiano. Proprio come Sir Alex ha fatto allo United. Anche lui, per i primi anni, non ha alzato trofei, ma intanto portava avanti la costruzione dei suoi ragazzi: Beckham, Scholes, Giggs, Neville, Butt. Lo stesso percorso che Prandelli, con l'ausilio della società che ogni anno gli dona rinforzi importanti, sta facendo con i vari Montolivo, Gamberini, Pasqual, Kuzmanovic, Felipe Melo.
Insomma, il tecnico gigliato giura amore eterno alla Fiorentina dei Della Valle che, da parte loro, mai hanno pensato di metterlo in discussione. Prosegue, dunque, più forte che mai, il legame tra i viola ed il loro allenatore. Un allenatore che vuole vincere, costruendo con le sue mani una squadra vincente, con il lavoro, con la programmazione, con la continuità, per coronare il sogno di una città intera: trionfare con Sir Cesare Prandelli.