SETTE RAGIONI PER SORRIDERE
Prima vittoria stagionale, primi tre punti, prima volta con la porta inviolata. E ancora... primo gol ufficiale in maglia viola per Simeone, così come per Thereau, Veretout (dopo la rete segnata al "Bernabéu) e Gil Dias. Squadra vincente e convincente, padrona del campo contro un Verona mai davvero pericoloso. Domenica da incorniciare, insomma, per la Fiorentina.
Come detto, i motivi per sorridere e ben sperare in vista del futuro non sono pochi. A partire dalla cosa più importante: il risultato rotondo. I gigliati, d'altronde, non segnavano cinque reti in trasferta dal 23 ottobre 2016, in occasione del 5-3 contro il Cagliari, e non mantenevano a zero le reti al passivo dallo scorso 2 aprile (Fiorentina-Bologna 1-0 al "Franchi"), fuori casa addirittura dal 19 marzo (Crotone-Fiorentina 0-1 allo "Scida"). Nuove certezze difensive, ma anche offensive.
Ogni verdetto è affidato al tempo, ma la speranza è quella che oggi possa iniziare un altro campionato per la compagine di Pioli, trascinata - finalmente - dai gol dei suoi attaccanti (numeri da urlo per Thereau, al terzo centro in tre giornate di Serie A quest'anno) e da un Chiesa più brillante rispetto alle ultime uscite. Senza dimenticare il nuovo leader del centrocampo Jordan Veretout, una piacevole sorpresa in termini di costruzione della manovra, ma anche di supporto al reparto avanzato. La punizione geometrica e il bolide dai trenta metri visti al "Bentegodi" sono sicuramente un ottimo biglietto da visita.