SERIE A, Il punto sulla 28esima di campionato
A fatica, ma la macchina nerazzurra si rimette in moto dopo la settimana più travagliata della sua storia recente. Avvicinata dalla Roma, eliminata dalla Champions, con un allenatore inizialmente al capolinea poi rientrato nei ranghi, l’Inter doveva sconfiggere i suoi fantasmi più che il Palermo. Ci riesce senza troppa fatica, ma si porta in casa nuove questioni spinose. Alcuni esempi: Il rapporto di Figo con Mancini non è più recuperabile, Maniche ha giocato 87 minuti nell’ultimo mese, Ibrahimovic non perde occasione di soffiare sul fuoco quando l’allenatore lo sostituisce mentre Crespo osserva tutto in un rabbioso silenzio. La guerra dei nervi per resistere fino a fine campionato è aperta. La Roma rimonta un Milan nuovamente tornato ad interessarsi del campionato, ma esorcizzare i diavoli in versione inglese sarà altra storia. Sempre viva la bagarre per un piazzamento Champions. Torna Mutu e la Fiorentina riallunga a più quattro sul Milan, eppure come in Uefa i viola devono ringraziare Frey e le sue parate anti-Borriello. Il Napoli in grado di esaltarsi con le grandi, pare sempre di più un’eccezione relativa alla gara con l’Inter. La Juventus impiega comunque 91 minuti per trovare il gol partita mentre i partenopei si accorgono che senza Zalayeta è tutto più difficile: per i prossimi nove mesi sarà così. L’Udinese esce momentaneamente dal treno Uefa, però un Di Natale talmente lanciato verso gli Europei può fare di tutto.
La Lazio attende paziente l’esplosione di Bianchi, ma i gol continua a farli Rocchi. Sampdoria e Empoli sono la dimostrazione di quanto la storia di una squadra possa cambiare in un anno. Sempre senza Cassano, finisce 3-1 contro il Catania e con otto punti in più rispetto alla passata stagione la Samp è la squadra che ha registrato il miglioramento più ampio (fa eccezione la Juventus e la sua inconsueta discesa in serie B). L’Empoli travolto 4-1 a Bergamo sprofonda al penultimo posto in coabitazione con la Reggina. Malesani è confermato, ma la squadra va in ritiro. L’anno scorso c’erano Gigi Cagni e venti punti in più. Altro colpo d’orgoglio del Cagliari, che se fosse alleggerito della penalizzazione potrebbe ancora dire la sua per restare in A. Cuper torna in Italia con un pareggio; Lucarelli per la prima volta a Livorno da avversario. Finisce senza vinti ne vincitori, mentre la Reggina stoppa bruscamente il magic moment del Siena. Quattro gol e per Brienza il titolo di miglior acquisto di gennaio.