SENZ'ANIMA
Forse a Sinisa gliele dovranno rompere ancora un po’ le ‘balle’: almeno, cioè, fino ad un successo contro una grande squadra. Anche ieri la Fiorentina ha impattato in uno scialbo 0-0 contro una delle più brutte Juventus mai ammirate al ‘Franchi’, dimostrando (se mai ci fossero stati ancora dubbi) la sua atavica difficoltà di battere le prime della classe. I viola hanno sì messo in campo grinta da vendere (enormi sono stati infatti i progressi mostrati dall’ultimo match contro il Milan), ma hanno altresì palesato grosse mancanze a livello tattico che non hanno permesso ai viola di concludere quasi mai in porta.
Lo stravolgimento tattico che Mihajlovic ha dovuto operare sulla squadra a causa dell’infortunio di Santana si è fatto notevolmente sentire soprattutto nella prima frazione di gioco, a causa della costante difficoltà di Cerci nel saltare il diretto avversario e nel servire Gilardino, anche ieri a secco di palle giocabili. L’inserimento di De Silvestri al posto di uno sconcertante Comotto visto contro il Milan ha provocato spesso voragini in difesa, dove Pepe (fortunatamente in giornata no) è stato lasciato regolarmente solo. Altalenante, infine, la prova di Mutu che per 90 minuti ha svariato su tutto il fronte d’attacco, senza mai però incidere sufficientemente.
Lo scialbo 0-0 di ieri è, praticamente, la degna conclusione di un campionato mediocre e senz'anima, che non ha regalato la benché minima emozione (testuali parole di Montolivo) né ai giocatori, né alla società né tantomeno ai tifosi. Un modesto, modestissimo bilancio figlio di una stagione condotta sempre in codizioni precarie, a cominciare dall'infortunio estivo a Jovetic, che ha compromesso la stagione fin dai suoi albori. Resta dunque il rammarico per una nuova stagione buttata via, in cui la Fiorentina non è riuscita nuovamente a qualificarsi per le competizioni europee, che sono pane per i denti per una società come la Fiorentina che adotta da tempo una politica di autofinanziamento.
Adesso mancano solo 5 giornate alla conclusione di questo, lo possiamo dire, ennesimo dramma sportivo. La politica che Mihajlovic ha intenzione di intraprendere sarà quella di gettare nella mischia finale sia alcuni tra i più validi giovani della Primavera, autori di una stagione capolavoro, sia i giocatori meno utilizzati dal tecnico fino adesso (D'Agostino, Ljajic e Cerci su tutti) in previsione della vendita estiva degli stessi, finiti oramai nell'oblio dello spogliatoio viola. In séguito sarà poi il momento delle grandi decisioni a livello societario (con il CdA fissato per il 28 aprile) che delineeranno il futuro destino della socità viola.