SCHELETRI
Si riaprono vecchie ferite a Firenze. Con la notizia delle richieste dei p.m. dal processo di Calciopoli a Napoli, torna a rimbalzare in città una delle vicende più nere della storia del calcio e, di conseguenza, anche di questi colori usciti inevitabilmente sbiaditi da quella caldissima estate del 2006. Quando, per inciso, varrà la pena ricordare come la Fiorentina si ritrovò penalizzata di ben 19 punti, poi ridotti a 15.
Adesso, però, è il fronte penale quello che rigetta le richieste dei pubblici ministeri. Due anni e 80 mila euro per Diego Della Valle, un anno, 10 mesi e 70 mila euro per Andrea Della Valle, 1 anno e 8 mesi per Sandro Mencucci. Un processo che, comunque, ancora deve scrivere le proprie pagine più importanti e nel quale, dunque, è lecito attendersi eventualmente anche qualche colpo di scena. Quel che vien da pensare, però, prima ancora di addentrarsi in previsioni è che, ad oggi, il clima e l'atmosfera è assai diversa.
Se ai tempi della Corte insediata all'interno dello stadio Olimpico di Roma, Firenze era pronta a scendere in piazza, o sui binari di una stazione, per difendere persino l'onore e la credibilità dei fratelli Della Valle (ricordate i motti "Male non fare, paura non avere"?), oggi nel nulla che contraddistingue il momento viola forse davvero in pochi ci rimetterebbero del loro per difendere la proprietà viola. E, allora, non è nemmeno un caso che Firenze torni a riflettere sull'argomento come accaduto con la scritta apparsa dietro la Maratona (LEGGI QUI).
Di certo, comunque, anche questa sarà questione da risolvere prima di tutto per ADV, ma crediamo anche per lo stesso DDV. E il rientro in città diventa perciò giorno dopo giorno sempre più impellente. Per dirimere, fra l'altro, non solo questioni di questo tipo, ma anche semplicemente per ristrutturare la società e prendere decisioni importanti sul mercato. In entrata o in uscita che sia. Motivo in più per attendere che, finalmente, arrivi una parola dall'alto...