SARÀ QUELLO GIUSTO?
La Fiorentina di Delio Rossi, come ci ha dimostrato l’amichevole di giovedì scorso sul campo dell’Audace Legnaia, si presenterà al “Piola” di Novara con il nuovo vestito del 3-5-2, quello solo intravisto nel finale di partita col Siena. Quei pochi minuti del derby sembrarono incoraggianti, quindi giusto provarci per capire se possa essere questa la strada giusta per curare la Fiorentina.
Delio Rossi in fondo le sta provando tutte per risalire. Un 3-5-2 erano anni che non si vedeva a Firenze, ed i dubbi di alcuni tifosi circa l’adattabilità della rosa a questo nuovo impianto sono leciti. E solo il campo riuscirà a fugarli. Di certo il mister viola ci crede, e la strambata verso cui ha indirizzato il suo gruppo ne è la prova. Forse, alla base della sua scelta, ci sono dei motivi forti: uno di questi potrebbe essere il recupero, il rilancio, di un cavallo di razza come Vargas. Il peruviano è stato, per il momento, tolto dal mercato proprio per volere del tecnico romagnolo. Se dovesse tornare agli standard di due anni fa, c’è da giurarci, sarebbe lui il nuovo acquisto viola. E Rossi questo lo sa, ed il 3-5-2 potrebbe essere il modulo giusto per esaltare la sua forza e la sua ricerca di profondità. Se non riuscirà a carburare, il buon Pasqual risponderà come sempre presente. Dall’altra parte, invece, giocherà con buona probabilità Cassani, ma De Silvestri e Romulo, che in un centrocampo a 5 troverebbe la sua naturale collocazione, sono pronti.
Insomma, gli esterni per questo modulo sembrano davvero esserci. A Rossi poi saranno certamente venuti dei dubbi anche su chi impiegare in difesa. Semplice risposta: giocano tutti, Gamberini, Natali e Nastasic. Davanti, poi, spazio a due giocatori in grado di dialogare. Tecnica, amicizia e entusiasmo. Questi i punti su cui Rossi ha puntato. Jovetic e Ljajic si conoscono, si cercheranno, dialogheranno e favoriranno gli inserimenti di un centrocampo che, con i suoi 5 elementi, non faticherà certamente (almeno si spera) a trovare quei movimenti offensivi da dietro che tanto sono mancati nell’ultimo anno e mezzo. Cinque calciatori in mezzo al campo che garantiranno, anche, tanta sostanza in più ad un reparto che troppo spesso è sembrato un filtro “intasato”, non funzionante.
Di contro, c’è il fatto che i due esterni del centrocampo a 5 potrebbero arrivare spesso sul fondo per i cross che fino a ieri erano di Gilardino, mentre oggi chi se ne prenderà carico? Con i due talenti dell’est, probabilmente, il gioco sulle fasce non è quello ideale, ma il mercato è ancora lungo ed un altro attaccante arriverà. E Cerci sarà sempre più sacrificato. Dopo l’avvio sprint di questa stagione il romano si è intristito ed è tornato nel grigiore dei primi mesi fiorentini. Il 3-5-2 non lo prevede nella formazione titolare. Che fare dunque con questo patrimonio tecnico e perché no economico? Fargli seguire le vie del mercato o provare un’operazione di recupero in stile Vargas? La parola, come sempre, al dottor Rossi…