ROSSI, La ricerca del modulo e della felicità
Una ricerca spasmodica di un modulo adatto a questa Fiorentina. Su questo, molto probabilmente, si concentreranno i giorni di vacanza di Delio Rossi. La “gatta da pelare” Fiorentina probabilmente è molto più tignosa di quanto si aspettasse il tecnico romagnolo, che dal suo arrivo in riva all’Arno ha sperimentato già 4 moduli per cercare di “coinvolgere più giocatori possibili nell’impianto di gioco”. Esordio annunciato col 4-3-1-2, per poi oscillare fra il 4-4-2 ed il 4-3-3 e concludere ieri con una buona mezzora di 3-5-2.
Chiariamo subito che la difesa a quattro è uno dei punti cardine di Rossi, e salvo cause di forza maggiore come la totale assenza di terzini di ieri, difficilmente se ne discosterà. Quindi, almeno per adesso, accantoniamo il 3-5-2 nonostante i buoni segnali visti contro il Siena. “Un'idea ce l’ho ma mi devo adattare; ho già parlato con la società per questo”.
Come dire che i giocatori a disposizione non rispecchiano la sua idea di gioco, e per questo qualche rinforzo dal mercato di gennaio, nonostante le dichiarazioni di Cognigni, arriverà, anche se probabilmente solo dopo alcune cessioni eccellenti, Gilardino in primis.
Il modulo presente nell’Iperuranio di Delio Rossi sembra essere quello delle prime uscite, cioè quello col trequartista davanti a tre mediani ed a supporto di due attaccanti. Lazzari, Ljajic e Kharja non sembrano adatti, logico quindi pensare ad un acquisto importante in quel ruolo. Ma non solo: accanto a Jovetic potrebbe non esserci più Gilardino, ma un attaccante più di movimento in grado di duettare col montenegrino. Attaccante e trequartista, dunque, potrebbero essere le pedine che Babbo Natale (o la Befana) porterà in dono alla Viola. Per riuscire a far finalmente lavorare il mister con i giocatori che vuole e per far tornare, forse, quel gioco e quell’entusiasmo che tanto mancano ai tifosi gigliati.