ROMA CAPUT MUNDI

22.09.2008 13:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture

E adesso che cosa ci racconteranno? Sceglieranno una definizione aulica? Una risposta fatta di giustificazioni? O semplicemente si ripeteranno senza nemmeno dare spazio a qualche spiegazione? Chissà, quali saranno le decisioni dell'Osservatorio del Viminale, prima, del Casms, poi, e di Maroni stesso, infine. Perchè quanto accaduto nell'ultima domenica di campionato ha veramente dell'incredibile. E lo sottolineiamo convinti di non esagerare e certi di quanto, ingiustamente ,subito ieri.

 

 

Perchè ieri il "Franchi" era una tristezza. Con il settore ospiti completamente vuoto, e con ampi spazi vuoti negli altri settori, Fiesole esclusa. Una decisione, quella di consentire l'ingresso allo stadio solo agli abbonati viola, che ha già ampiamente riscosso la delusione e la perplessità di tutti. Eppure, Firenze e Bologna, ne hanno preso atto. Con signorilità e senza alzare i toni. Rileggersi le dichiarazioni dei due presidenti, o solo l'ennesime congratulazioni del Questore al pubblico di ieri, per avere conferme.

 

Ma adesso, alla luce di un altro reiterato accadimento, peraltro di nuovo localizzato nella consueta sede, che cosa decideranno le isitituzioni del pallone. Quelle che decidono sulla sicurezza e sulle manifestazioni sportive? No, perchè se non fosse abbastanza chiaro gioverà ricordare ancora una volta che a Roma, dove non sono certo nuove aggressioni di questo tipo, è stato estratto un coltello. Ed era un coltello nelle mani di un tifoso già segnalato, già sotto effetto DASPO, ma non evidentemente non ancora abbastanza "cattivo" per essere inibito allo stadio. Che cosa decideranno, dunque, in merito allo spiacevole accoltellamento subito dal tifoso reggino di passaggio nella Capitale?

 

Di certo c'è che, nella capitale, mercoledì sera ci andranno i tifosi viola. I migliori, proprio secondo l'Osservatorio, insieme a quelli laziali che, guarda caso, fra due giorni li ospiteranno. E di certo c'è che i fiorentini, da oggi, potranno acquistare un unico biglietto a testa. Il dubbio che, ancora una volta, si passi sopra certi eventi è inevitabile. E s'insidia un po' in tutti alla  luce delle divergenti visioni messe in atto prima a Napoli, poi a Firenze. Sarà una decisione ferma, severa e intransigente come accaduto proprio qui, a Firenze, o sarà la solita differenza di trattamento?