RITROVATA LA VITTORIA MA NON LA FIORENTINA. CHE INVIDIA POI...
Ditelo che anche voi avete pensato che la partita di ieri sera contro il Cukaricki sarebbe stata la fotocopia di quella di Firenze visto che dopo 5 minuti eravamo già in vantaggio, anche voi prevedevate una nuova goleada giusto per risollevarci il morale dalle ultime tristi giornate di campionato con zero vittorie e zero gol. E invece no, vinto abbiamo vinto ma se non entrava quel rigore tirato decisamente malino da Nzola eravamo qui a commentare un niente di fatto perché la Fiorentina, dopo questa azione, si è presentata davanti al portiere avversario seriamente solo al 75’ con un bel tiro di Brekalo respinto con maestria dall’estremo difensore serbo. Niente quindi a che vedere col tennistico 6-0 che abbiamo ottenuto all’andata dove c’è stato un gran tourbillon di gol e di marcatori e dove brillava la doppietta di Beltran che doveva benedire il suo cammino viola. Per ora non c’è stato seguito, come purtroppo non vedo grandi cambiamenti nel modo di giocare e stare in campo di Nzola.
Italiano si è presentato a questa partita schierando 9 uomini diversi da quelli che avevano giocato domenica contro la Juventus e questo non è certo stato un problema perché il Cukaricki è una compagine di diverse categorie inferiori alla nostra serie A ma, proprio per questo, mi aspettavo che chiunque partisse titolare sarebbe stato capace di giocare molto meglio di quanto abbiamo visto. Certo l’importante era vincere per consolidare la posizione nel girone, ma qualcosina in più era lecito aspettarselo soprattutto da coloro che giocano meno e in una serata all’insegna dell’apatia non sono venuti fuori nemmeno i valori dei singoli, soprattutto dei calciatori più importanti, nessuna giocata o perla tecnica che abbia dato un senso a questa trasferta. Ribadisco che erano necessari i tre punti, ma penso che vedere una gara di questo tipo non mi rincuora pensando che fra pochi giorni giocheremo contro il Bologna.
Non che quello che avevamo visto negli ultimi incontri di campionato mi facesse dormire sonni tranquilli, ma ieri sera mi aspettavo qualche spunto che mi facesse vedere la possibilità di “risorgere” ma non sono riuscita a vederne alcuno. Rimanere in vantaggio di un solo gol fino alla fine fa stare sempre con un po’ d’ansia e, anche se l’avversario è di caratura non eccelsa, si può correre rischi inutili come successo l’anno scorso contro il Riga. Ma non siamo incorsi in questo pericolo ed è già questa una bella cosa perché sarebbe stata l’ennesima mazzata in queste settimane non proprio esaltanti.
Visto che il match non ha provocato in me grandi emozioni, vorrei fare un commento sul delizioso stadio dove abbiamo giocato a Leskovac e che provoca una innegabile invidia nel suo piccolo. Lo chiamano infatti il piccolo Old Trafford per l’importanza dell’industria tessile della zona che ricorda quella di Manchester, ed è una struttura tutta ben coperta. Ecco è quest’ultima la connotazione che mi fa sorridere se penso che il mio futuro di tifosa viola di Maratona prevede che mi porti da casa l’ombrello. La ristrutturazione del Franchi mancherebbe di risorse e quindi la copertura avverrà solo per la Fiesole e sono contenta per loro e gli altri? Credo che si sia alla farsa e, nonostante la mia non eccessiva simpatia per la società viola, devo dire che non aver fatto costruire il nuovo stadio a Commisso sia stato un errore madornale.
La Signora in viola