REWIND
Premere rewind: obiettivo tornare all'ultima gara del 2014 della Fiorentina. I viola ricevono l'Empoli in casa dopo la bella vittoria in trasferta a Cesena (4-1), e già pregustano di continuare la striscia di risultati andando ad affrontare il Parma, dopo la sosta di Natale. Sull'uno a uno con gli azzurri, però, Montella richiama Mario Gomez e manda in campo El Hamdaoui. Arriva qualche fischio, ma non è troppo chiaro se sia all'indirizzo del tedesco (che resterà a secco colpendo il palo in quella gara) o del tecnico.
E' probabilmente il passaggio più delicato della storia in viola di Montella, anche perchè come già detto da lì a qualche giorno esplode il caso Neto e la Fiorentina va a perdere a Parma. Il tecnico manda più di un messaggio alla società, e nemmeno troppo velato, mentre il clima sembra destinato a diventare ancora più elettrico. Si accavallano le voci sul futuro, ma la squadra si rialza e gli acquisti arrivati a gennaio s'inseriscono subito alla perfezione. Tanto che a Reggio Emilia, domenica scorsa, Montella cambia modulo e uomini e stravince la partita dominando in lungo e in largo.
Nessuna metamorfosi, se non di umore, per il tecnico viola che ancora una volta dimostra tutto il suo valore. Quelle che erano le critiche per più di una sostituzione a partita in corso che non aveva pagato, vengono spazzate via dalla facilità con la quale la Fiorentina gioca e si diverte. Quasi rinvigorita, e non indebolita, dalla partenza di Cuadrado e rivitalizzata dai colpi di Diamanti prima e Salah. Un merito da individuare in particolare nelle corde di Montella, che ha dimostrato, ce ne fosse ancora bisogno, di quale pasta sia fatto.
Adesso che la Fiorentina ha ritrovato serenità (Montella in primis) ed entusiasmo, la voglia del suo tecnico di continuare a stupire è una delle armi in più in vista di questa parte finale di stagione. E c'è da scommettere che già a Londra, tra 48 ore, Vincenzo Montella farà di tutto per continuare a stupire.