QUESTIONE DI RITARDI
Un pomeriggio frenetico, al solito, e dove tutto diventa subito il contrario di tutto. Sull'incontro che doveva vedere protagonisti Salah e la Fiorentina, in effetti, ha costantemente pesato il concetto di ritardo. Non è dato sapere se, alla fine, il ritardo in questione sia stato imposto più dalla Fiorentina o dall'entourage di Salah, fatto sta che tutto adesso è stato rinviato a domani (salvo novità imprevedibili che con la Fiorentina, per inciso, non posson esser escluse).
Varrà allora innanzi tutto segnalare che dal giorno dell'ultima gara a Firenze, la stessa posizione di Salah è cambiata. Perchè l'egiziano è andato in vacanza, ma anche perchè sulla sua procura sembra essersi una vera e propria corsa, con un avvocato che (per l'appunto) vorrebbe assolutamente presenziare all'incontro, tanto da rimandare tutto alla giornata di domani.
Sarebbe proprio il ritardo dell'avvocato che cura gli interessi dell'egiziano ad aver fatto definitivamente slittare l'incontro, visto che l'intenzione della Fiorentina (nonostante qualche ritardo anche dei propri dirigenti) fosse quella di mettersi al tavolo anche dopo l'ora di cena, magari tra le 22:00 e le 22:30 mentre a Firenze scoppieranno i “Fochi” di San Giovanni. Niente di tutto questo, però, visto che come detto tutto è rimandato a domani. Con una situazione ogni giorno più intricata da risolvere.
L'arrivo di Salah, poi il suo diritto di veto, infine le tante sirene italiane e non (dall'Inter al Wolfsburg) in attesa però dell'offerta viola alla quale lui per primo avrebbe dato priorità se fosse considerata all'altezza (confermando in tal senso la riconoscenza richiesta dai viola e l'ipotesi di un adeguamento anche al di sopra dei 2,5 milioni a stagione). Serve pazientare, perciò, come minimo fino a domani, per capire quale evoluzione prenderà il primo caso già scottante dell'estate viola.