QUESTIONE DI "FEDE" E NON DI MIRACOLI DELLAVALLIANI
Spero con tutto il cuore che nessuno voglia accendere dei ceri votivi ai DV ritenendo che la loro apparizione sia stata miracolosa e non si torni a fare voli pindarici pericolosi verso sogni europei a solo cinque punti di distanza. Chi ci pensa, guarda solo i numeri e non la realtà. Dobbiamo invece rallegrarci che abbiamo (ancora) Chiesa che, quando tira fuori le sue perle, è determinante e risolve da solo le partite. Il Bologna poi lo ispira particolarmente visto che aveva segnato anche all’andata. Ci sollevano anche le sue parole quando dice che “noi siamo questi” ma purtroppo abbiamo ancora negli occhi la prestazione devastante contro il Verona e ci vorrà ben altro per farcela scordare, ma serviva una vittoria e quella è arrivata.
Per tornare all’incontro “storico” di sabato c’è da ribadire che, quando una proprietà va ad incontrare i propri calciatori solo a febbraio, lontano da Firenze, con una classifica insignificante, credo non sia una bella cosa soprattutto se poi non si trattiene a vedere la gara a Bologna. Un contatto c’è stato ma non chiediamo troppo! Trovo che sia stato più intenso, anche se è durato poco, l’incontro con i rappresentanti del tifo viola, che comprendevano anche alcuni calcianti, e credo che siano riusciti a far capire in modo risoluto che serve impegno e dignità per risollevarsi da questa triste situazione.
I tre punti di ieri ci hanno fatto prendere una boccata d’aria anche se la classifica rimane quella che è e il rischio, ormai certezza, di partecipare ad un campionato dove non abbiamo più niente da raggiungere non ci riempie certo di orgoglio. Rimane però la consapevolezza che non vogliamo fare più figure ridicole e, purtroppo, la prossima gara contro la Juventus ha connotati che preoccupano (ieri hanno vinto per 7-0 sul Sassuolo) anche se spesso rimane una gara a se. I rischi che ha corso la difesa anche contro il Bologna non ci fanno certo dormire sonni tranquilli e speriamo che Sportiello eviti papere come quella fatta sul pareggio dei bolognesi.
E’ stato forse un record vedere due gol da calcio d’angolo con autorete dei portieri, ma il nostro portiere è stato veramente disastroso in quella occasione. Ma non si mette più un uomo sul primo palo? Fatto sta che sul pareggio dopo pochi minuti ho pensato che fosse l’ennesima partita che finiva male, ma se si sveglia la classe, la grinta e la voglia di emergere del nostro Federico tutto può succedere. Ha fatto veramente un capolavoro disorientando tutta la difesa avversaria e mettendo a sedere De Maio, “indimenticato” ex difensore viola dello scorso anno.
Mi ha fatto molto piacere che Chiesa sia andato a festeggiare sotto la curva dei nostri sostenitori perché è necessario tenersi stretti e sostenersi per uscire da questo tunnel. Dopo la sciagurata sconfitta col Verona, siamo tornati a vedere, anche se con molto limiti tecnici, un po’ di determinazione e spirito di gruppo e, in questi casi, noi siamo sempre con i nostri ragazzi.
La Signora in viola