QUELLE PREOCCUPANTI SCUSE

07.11.2016 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
QUELLE PREOCCUPANTI SCUSE

Incontrare Giampaolo non porta proprio bene a Sousa, e di conseguenza a tutta la Fiorentina, che già lo scorso anno gli prese quattro punti su sei allenando l’Empoli. Dopo la partita di ieri, ha dichiarato che non poteva riferire quello che aveva detto ai suoi calciatori nell’intervallo perché sarebbe stato censurato ma, anche se non è entrato nei particolari, è stato sicuramente qualcosa di più incisivo di quello che è successo nello spogliatoio viola. La Fiorentina entrata in campo nel secondo tempo, non era quella dei primi quarantacinque minuti.

Siamo tornati, dopo Bologna, a giocare la prima parte della gara a buoni ritmi ma finalizzando troppo poco. Azioni da gol ce ne sono state ma siamo andati a segno solo con Bernardeschi, sfiorando poi il raddoppio con Kalinic purtroppo in fuorigioco. Non possiamo chiedere di giocare solo un tempo e in trasferta per vedere una vittoria! Al Franchi abbiamo collezionato quattro pareggi e vorremmo tornare a vincere anche fra le mura amiche.

Il malumore è tanto ma penso che i fischi siano stati eccessivi, sia quelli indirizzati a Badelj, che comunque aveva fatto un buon primo tempo, sia quelli alla squadra a fine gara. Il croato paga forse tutti i discorsi che si sentono sulla sua volontà di non rinnovare con la Viola e la voglia del suo procuratore di portarlo al Milan. Alla fine, probabilmente, se ne andrà ma adesso è bene che tenga la testa e le gambe concentrate sulla Viola.

La concentrazione è proprio una delle “scuse” che ha tirato in ballo l’allenatore dicendo che la squadra l’ha persa dopo il pareggio della Sampdoria e non mi pare un bel segnale. Il risultato era ancora rimediabile e non reagire fa molta rabbia. Purtroppo, come più volte rimarcato, la nostra squadra non ha un leader, un trascinatore che sul campo prenda i compagni per mano e li guidi alla meta, uno che infonda grinta a chi non ce l’ha e nemmeno dalla panchina è arrivata la scossa giusta.

Trovo inoltre assurdo dare la colpa ai troppi impegni della squadra. Contro il Liberec è stata una partitella di allenamento e non può aver lasciato strascichi così pesanti visto che siamo solo ai primi di novembre. E menomale che abbiamo da giocare anche il giovedì, senza sarebbe stato molto peggio perché voleva dire che la Fiorentina non aveva raggiunto nemmeno l’E.L.!

Resta per l’ennesima volta l’amarezza di aver creduto di poter definitivamente ripartire e cresce la consapevolezza che forse la Fiorentina è solo questa, che più di così non potrà fare e che questo sarà un campionato dal profilo basso. Una settimana si spera di riagguantare posizioni importanti (tutti confidano nella partita da recuperare), la seguente ci intristiamo per la mancanza di continuità. Purtroppo c’è la sosta e un tempo maledettamente lungo per rimuginare su tutti i nostri dubbi.

 

La Signora in viola