QUELLE DECISIONI CHE CI RIDAREBBERO UN FUTURO
Certo che di segnali strani ne abbiamo avuti in questi giorni tristi. Dal gol di domenica contro il Benevento, dove abbiamo avvertito in modo tangibile la presenza di Davide Astori, a quelli che si possono legare al nostro futuro. Del doman non v’è certezza…lo sappiamo benissimo, ma c’è la necessità di guardare avanti attaccandoci anche a piccole cose. Nella tragedia abbiamo ritrovato, dal punto di vista umano, la famiglia DV che si è riavvicinata alla nostra città e alla Fiorentina stringendosi alla squadra orfana del suo Capitano. Sarà così anche dal punto di vista imprenditoriale? Avranno ritrovato lo stimolo per tornare a fare calcio a Firenze?
Chissà, solo il tempo potrà darci risposte. Noi tifosi da parte nostra non possiamo che aspettare qualche dichiarazioni in questo senso riponendo, per rispetto a chi ci ha lasciato, tutte le polemiche che ci accompagnano da tempo. Vedremo a fine campionato quale strategia adotterà la società, nella speranza che le manifestazioni di grande amore da parte della città abbiano colpito, oltre al cuore dei DV, anche la testa e la voglia di tornare a gioire tutti insieme per qualcosa di bello. Non vedevamo possibilità di riaverli fra noi, adesso possono cambiare il corso della nostra storia. Sarebbe un miracolo calcistico, non voglio essere blasfema, che Davide ci avrebbe regalato con la sua morte prematura.
L’altro interrogativo che ci siamo fatti un po’ tutti è quello legato a Milan Badelj. Quante emozioni ci ha fatto provare il croato in questa triste occasione! La lettera che ha letto al funerale di Astori resterà impressa nella nostra mente molto a lungo per la sua intensità. Milan è un ragazzo molto serio, a differenza del nostro Capitano che ricordiamo anche per i suoi splendidi sorrisi, e mi ha piacevolmente colpito per la sua partecipazione. Le sue lacrime di domenica a fine partita sono il simbolo di quanto abbia sentito il peso della gara e della fascia che stava portando, che era quella di Davide. Se non ha già firmato per un altro club, spero tanto che non abbia trovato la penna giusta, credo che abbia un bel groviglio di dubbi su come muoversi per il suo futuro.
In cuor mio mi auguro che possa restare, anche solo per un anno, per dare una mano alla squadra, ai suoi compagni che perderebbero l’altro leader del gruppo. Momentaneamente, e come vice capitano, si è preso sulle spalle l’eredità del nostro numero 13 ma darebbe un bellissimo esempio di grande caratura umana e professionale se continuasse il suo cammino in maglia viola. Se ha già trovato un accordo diverso, non ci sarà niente da fare ma sono sicura che farà il suo meglio in questa parte finale del campionato. Per la sensibilità che ha mostrato in questi giorni saremmo onorati di averlo ancora con noi per far germogliare quel seme, come ha detto Pioli, della passione e della serietà che hanno contraddistinto Davide Astori.
La Signora in viola