QUEI GOL STORICI E L'ATTUALE DILEMMA
Il dodicesimo posto in classifica non ci fa certo sorridere e guardare la targa a squadre come Sampdoria, Bologna, Chievo, Atalanta e Torino fa una rabbia terribile, ma la nostra realtà è purtroppo questa e non so quali miracoli dovrà fare Pioli per svoltare da questa anonima strada. Per farmi male, dopo che ho saputo del ritorno di Giuseppe Rossi in Italia, mi sono venuti in mente i bei momenti che abbiamo vissuto, purtroppo per poco tempo per gli infortuni che gli sono occorsi, per merito di questo piccolo grande sfortunato calciatore. Il caso vuole che si sia accasato proprio al Genoa, squadra contro la quale la Fiorentina dell’epoca sembrò spiccare il volo verso mete molto ambiziose con un rotondo 2-5 con doppiette di Pepito, appunto, e di Gomez.
Le cose sappiamo tutti come sono poi andate ma comunque quella Fiorentina alla fine del campionato raggiunse l’Europa League, che adesso pare un miraggio, più per la consistenza della squadra che per i numeri. Il procuratore di Rossi dice che sarà pronto fra tre settimane e vedi mai che tornasse a calcare i campi italiani proprio a Firenze il 17 dicembre quando arriveranno i grifoni. Quando si ripresenterà al Franchi saranno solo applausi per colui che ha siglato quella storica tripletta contro la Juventus che resterà nei nostri occhi e nei nostri cuori per tutta la vita.
Da un ex attaccante viola, ai problemi e al dibattito che si fa in questi giorni intorno a Simeone e Babacar. Purtroppo la Fiorentina ha chiaramente dei problemi in fase offensiva e il Cholito trova più difficoltà di quelle che pensavamo. Non si può certo dire che non si impegni, ha grande foga agonistica ma deve imparare a gestirsi. Troppo solo là davanti? Forse si, e quindi o il Mister trova il sistema di far giocare diversamente la squadra o gli affianca Babacar che, come al solito, ha una buona media fra gol e minuti giocati. Resta inoltre, come al solito, il dilemma di come mai negli anni nessun allenatore ha avuto piena fiducia in lui. C’è quindi l’opzione di fare giocare il senegalese titolare e lasciare in panchina Simeone. A Pioli l’ardua sentenza che ci consenta di segnare di più e di conseguenza avere più opportunità di vincere le partite.
L’occasione che si presenta domenica contro il Sassuolo è di quelle che non ci possiamo lasciare sfuggire. Mi preoccupa un po’ che i nostri avversari abbiano cambiato allenatore e preso quel gran mastino di Beppe Iachini, perché spesso la prima scossa che ne deriva è positiva, ma non possiamo concederci di lasciare nemmeno un punto ai neroverdi. E’ un mese che i viola mancano da casa e spero che si ripresentino nel modo giusto perchè “vincere non è importante, è la sola cosa che conti”, disse un signore non proprio simpatico!
La Signora in viola