QUALCOSA PER SORRIDERE C'È MA PUNTIAMO ANCORA SU INCOGNITE
Mina e Ranieri ci s’hanno di già, ora si va al Festival…Mina in difesa, la Zanicchi al centrocampo e la Berti in attacco…Parisi balla e Mina canta…Per duettare con Mina prendiamo anche Blanco… sono alcuni dei commenti che ho letto e sentito intorno al nuovo acquisto della Fiorentina e almeno su questo c’è la possibilità, prima di vederlo giocare, di farsi due sane risate. Al popolo viola non manca l’ironia che spesso però va di pari passo con la delusione per i nomi che per ora sono arrivati a Firenze per la nostra squadra. Vale sempre e comunque il dogma per cui si fanno le valutazioni a mercato finito, ma è inevitabile che si possa dire la nostra su quello che succede e sui giocatori che vestono o vestiranno la maglia viola.
Per ora riesco a trovare poche note positive sui calciatori che sono giunti alla corte di Italiano, se si esclude Parisi che mi piace e qualche speranza che nutro sul giovane Infantino che mi auguro possa avere doti che lo consacrino a campione anche se certamente non rientra tra i ragazzi pronti alla Serie A, connotato che da tempo richiede il Mister per il suo gruppo. Questo problema lo dovrà affrontare anche con Arthur e il nuovo centrale difensivo Mina che vengono da una lunga inattività e con infortuni che nel tempo li hanno bloccati. Arthur è andato in gol nell’amichevole col Grosseto, come Brekalo, Sabiri e Jovic ma questo non vuol dire che i suoi problemi siano risolti anche se andare a segno è sempre piacevole. Conforta solo sentir dire dal tecnico che il centrocampista è stato da lui voluto e vedremo se ha puntato bene le sue fiches.
Mi chiedo inoltre perché, dopo aver ceduto Igor per 17 milioni di euro (o giù di lì), si sia preso un sostituto che ha fatto pochissime presenze lo scorso anno e non si sia potuto ambire a qualcuno più in forma e titolato, qualcuno che non sia la solita incognita e si rivesta di qualità, altra caratteristica agognata da Italiano e da tutti noi tifosi. È svincolato? Allora torna tutto, e leggere che abbiamo battuto il Cagliari nell’ingaggiare il difensore colombiano è una cosa che riempie d’orgoglio.
La partenza di Igor lascia il reparto difensivo centrale della Fiorentina con Milenkovic unico punto saldo, Quarta che ha passato un’annata fra alti e bassi (più bassi che alti, direi) e che si è ripresentato a Belgrado con una prestazione discutibile, Ranieri che in questo periodo dello scorso anno era con la valigia in mano e che poi ha dato comunque il suo contributo quando è stato chiamato in causa e quindi al momento non vedo, con l’arrivo del colombiano, un miglioramento.
Resta ancora in sospeso il posto del primo difensore, il portiere, che in molti ritengono essere un ruolo che necessità di un passo avanti, di un profilo che dia più sicurezza di quanta ne dà Terracciano, ma per ora non ci sono novità in merito. Come non c’è nessun attaccante che venga seriamente accostato alla Fiorentina e questo mi preoccupa perché è ormai tempo di rinforzare questo reparto, determinante per ogni squadra ancor di più per chi, come i viola, avrà di nuovo l’opportunità di giocare in Europa. La Conference dovrebbe invogliare ancora di più al rafforzamento della rosa per vedere di agguantare la coppa che lo scorso giugno ci è sfuggita.
Il Direttore Barone ha ribadito che “abbiamo una squadra già molto competitiva” ma, si sa, fare pretattica, mascherare i propri obiettivi fa parte del mestiere. Mica si fermeranno qui?
La Signora in viola