PROVIAMOCI!
Milan, Inter, Napoli. Mettiamoci pure Roma e Lazio, e, in terza battuta, Udinese e Juve. Ecco le grandi del campionato. E, andando ad osservare nel dettaglio le prestazioni fornite dalla Fiorentina contro queste squadre, non si può, obbietivamente, dire che la compagine di Mihajlovic si sia comportata malissimo. Doppia sconfitta con i probabili neo-campioni d'Italia, più netta quella del "Franchi" rispetto a quella di San Siro. Ma con non poche recriminazioni da parte dei viola su alcuni episodi arbitrali. Il Napoli bloccato sul pari sia in casa che fuori. Due pareggi anche con la Juventus, uno che grida ancora vendetta, l'altro frutto di una prestazione scialba. Bilancio in passivo con le romane, ma nella doppia sfida con i giallorossi si può senza falsa ipocrisia gridare alla malasorte. Con l'Udinese, che non è una big per antonomasia ma che con le big se la sta giocando alla pari, la sciagurata prestazione dell'andata è stata cancellata con la goleada di domenica scorsa. Ed eccoci all'Inter, prossima avversaria in campionato, che al "Franchi" è passata senza troppa fatica ma non ha certo strapazzato i viola.
Se ne deduce che, dal punto di vista puramente tecnico, i viola, in molte occasioni -salvo forse la gara interna con il Milan- siano riusciti a tenere botta, ma che la vittoria contro una "big" storica del campionato manchi come il pane. Una vittoria che significherebbe che questa squadra, oltre ad essere in salute, ha trovato finalmente anche la personalità. Ed ecco arrivare l'ultima chance per dimostrarlo, domenica, alla "Scala del calcio", contro i campioni del mondo in carica. Non sarà certo l'ultima chance per Sinisa Mihajlovic, la cui riconferma pare scontata a prescindere. Ma il tecnico serbo potrebbe finalmente togliersi di dosso quel noioso, anche se, ahinoi, in gran parte realistico, appellativo di "mister X". E non sarà certo l'ultima chance per Riccardo Montolivo per smentire quanto affermato ai nostri microfoni da Nicola Berti. Se l'Inter avesse davvero deciso di puntare su un giocatore del genere non si lascerebbe sicuramente condizionare nelle sue scelte da una singola prestazione. Certo, sarebbe bello se Montolivo riuscisse a mettere in crisi il granitico centrocampo nerazzurro, così come fece con quello del Liverpool, per poi decidere di restare a Firenze. Ma forse questo è chiedere troppo. Per ora potremmo ritenerci già contenti se la truppa di Mihajlovic a vincere al "Meazza" ci provasse davvero.