PROVE GENERALI
La domenica perfetta. O quasi. I tre punti ottenuti contro l'ostica Atalanta di Colantuono, l'aggancio (momentaneo) al quarto posto, il ritorno (vincente) allo stadio di Diego Della Valle e, non meno importante, la sempre più marcata consapevolezza di poter costruire qualcosa di importante in una stagione per certi versi iniziata non nel migliore dei modi. La maggior parte degli ingredienti, escluse le incertezze (rivelatesi fortunatamente ininfluenti) della retroguardia viola, hanno un sapore dolce che aiutano ad edulcorare una giornata di campionato in cui la Fiorentina certifica, così come era successo in Coppa Italia contro la Roma, un ritrovato ruolo da protagonista della serie A.
Perché al di là delle prestazioni dei singoli, sono i numeri in classifica ad essere sintomatici dell'ottimo momento che sta attraversando la squadra di Vincenzo Montella: il quarto posto agganciato in coabitazione con la Sampdoria (in attesa del posticipo di questa sera tra Lazio e Genoa), testimonia il trend positivo del 2015 che racconta di una sola sconfitta (all'esordio a Parma), due pareggi e ben cinque vittorie (due in Coppa Italia). E restando dentro in confini della serie A, appare evidente come la Fiorentina sia, anche secondo il parere di molti addetti ai lavori, una delle squadre più in forma in questo momento.
Una Fiorentina che torna ad essere temuta, sia per il gioco espresso, sia per le opzioni in più che, arrivate dal mercato di gennaio, rappresentano (e rappresenteranno) un'arma in più nelle prossime, importantissime settimane. Ed in questo senso, l'esempio lampante, quasi scontato dirlo, è quell'Alessandro Diamanti capace con le sue giocate (e col suo primo gol in maglia viola) di trascinare la squadra alla vittoria, ma soprattutto di riuscire a far girare al meglio il gioco collettivo (assieme a Pizarro, altro insostituibile). Se aggiungiamo, poi, le qualità intraviste nei pochi minuti giocati da Salah al suo debutto, appare evidente come le risorse a disposizione della Fiorentina, con Coppa Italia ed Europa League alle porte, siano più che confortanti. Con Gomez sempre all'erta, Gilardino, Babacar ed un Savic sempre più autoritario in difesa, Montella si accinge ad entrare nella fase calda della stagione senza troppi pensieri. Del resto, le prove generali prima del tour-de-force sono state inequivocabili: era difficile fare di meglio.