PROFONDAMENTE LONTANI, INCREDIBILMENTE VICINI
“ACF Fiorentina comunica che in data odierna, attraverso i suoi rappresentanti il calciatore Norberto Murara Neto, ha ufficialmente comunicato di non voler prolungare il rapporto con la Fiorentina e di ritenere definitivamente conclusa la sua esperienza professionale con il Club. Il calciatore, ha anche precisato che non si tratta di una decisione riconducibile all'aspetto economico, ma della volontà di decidere autonomamente per il suo futuro”: questo il comunicato pubblicato lo scorso 3 gennaio dalla società gigliata. Doveva essere l'epilogo dell'avventura di Neto a Firenze col mercato aperto e l'ipotesi cessione immediata presa seriamente in considerazione da Pradè e Macia per non perdere a parametro 0 una pedina fino ad allora fondamentale nello scacchiere tattico di Montella. D'altronde, con la consegna della maglia da titolare a Tatarusanu e il ritorno di Rosati l'emergenza portieri scattata dopo il “gran rifiuto” del brasiliano poteva dirsi ampiamente rientrata.
E invece i cammini di Norberto Neto e della Fiorentina sono proseguiti sulla medesima strada, ancora per un po'. Niente Liverpool, Juventus o Roma infatti per il portiere ex Atlético Paranaense, che è rimasto all'ombra del Duomo continuando ad allenarsi con grande serenità e massimo impegno. Dopo una settimana vissuta tra polemiche, contestazioni e fischi (soprattutto nella trasferta di Parma del 6 gennaio), il suo nome è progressivamente tornato nell'oscurità, lasciando spazio sulle prime pagine dei giornali ai vari Cuadrado, Diamanti, Gilardino o Salah. Si sussurra che abbia già un accordo di massima con la Juventus per giugno, ma il suo presente parla ancora toscano, più precisamente fiorentino.
Il problema alla schiena di Tatarusanu ha infatti regalato a Neto l'occasione inaspettata quanto preziosa di dimostrare a tutti di essere un professionista di prim'ordine, riscattando (almeno parzialmente) un tradimento già annunciato con una prestazione di qualità. Una serata da protagonista con tante parate decisive per il passaggio agli ottavi di finale di Europa League dei gigliati non gli garantirebbe certo il perdono totale da parte del popolo viola, ma sarebbe sicuramente il miglior modo per congedarsi dalla squadra e dalla città che l'hanno reso grande. Montella si è detto fiducioso, ma allo stesso tempo ha invitato i tifosi a sostenere il brasiliano. Sì, sostenerlo perché la Fiorentina stasera (alle 19) si giocherà tutto contro l'"Uragano Kane" e i suoi fratelli.