PRIMO BALLOTTAGGIO IN PANCHINA?
Ripartire dall'esperienza o dalla freschezza? Sicuramente da un'idea di gioco. Il direttore generale della Fiorentina Pantaleo Corvino sta sondando il terreno per l'allenatore del futuro ma, se il club viola ha già chiaro l'addio da Sousa, per gli altri club è ancora tutto in ballo a partire dalle big e dall'effetto domino che ne nascerà. Per questo è difficile ora muoversi per i viola anche se il profilo dovrebbe essere quello di un giovane. Nel post Mihajlovic-Rossi, Montella -spinto dalla coppia Pradè-Macia- se la dovette invece giocare con un tecnico di grande esperienza come Ranieri voluto fortemente dalla proprietà, con Della Valle contrario ad un nuovo "apprendista", dopo l'amara esperienza con il serbo. Vinse la linea dei due direttori (anche per volere della piazza che non amava riprendere l'ex viola) e bisogna riconoscere che hanno avuto davvero ragione loro.
Stavolta il ballottaggio sembra invece tra due giovani, ma con una notevole differenza di esperienza. Secondo quanto raccolto da Firenzeviola.it la proprietà sembra orientata verso Eusebio Di Francesco che ha diversi anni di esperienza sulle spalle in serie A e, quest'anno, anche in Europa League. Il tecnico del Sassuolo è sempre piaciuto alla proprietà che lo vedeva già come un erede di Montella (tra l'altro i due sono molto amici) prima di Sousa. Pantaleo Corvino avrebbe invece intenzione di aprire un ciclo tutto nuovo con Leonardo Semplici, che conosce bene l'ambiente Fiorentina ed è apprezzato per quello che sta facendo alla Spal. Le sue idee di gioco si avvicinano molto a quelle di Montella ad esempio, visto al tempo della Primavera si confrontavano, e i suoi principi sono "gioco, identità, risultati". Semplici insomma è sulla scia di "divertire ma anche vincere".
L'unico dubbio è sulla capacità di allenare già in serie A, direttamente dalla B. Altri bravi allenatori in B o in Lega Pro, come Stellone o De Zerbi per citarne un paio, hanno faticato (per non dire fallito) e sarebbe dunque una scommessa. Ma su certe scommesse vale sempre la pena puntare (guarda la Lazio su Simone Inzaghi - a proposito, è sicuro che resti?) e chissà che Semplici non sia una di queste anche se la Fiorentina è una responsabilità grande anche per lui che potrebbe anche decidere di rimanere a farsi le ossa nella Spal in caso di promozione. Ma lo "scrutinio" tra i due non è certo iniziato e altri nomi sono ancora sul taccuino, da Maran (che non ha molto appeal sulla piazza ma è sempre un allenatore molto apprezzato) a Giampaolo (anche se alla fine rinnoverà con la Samp), da Mazzarri (pronto a rientrare in Italia) all'improbabile Sarri senza tralasciare l'outsider stile Sousa due estati fa.