PRIMAVERA, I più e meno della vittoria di oggi
Al Poggioloni finisce la regular season con una vittoria. Inutile, perché la Fiorentina che aveva già perso il terzo posto nulla può fare di fronte al Torino che vince contro il Modena e si conferma al secondo posto accedendo direttamente alla fase finale senza passare dai play-off. Gara piuttosto sotto tono, con delle squadre che evidentemente non avevano più niente da chiedere al campo. Da segnalare che la Fiorentina Primavera torna a vincere in casa dopo parecchie giornate. Bel sole comunque e partita condizionata dal vento. Vediamo chi tra i ragazzi viola ha meritato e demeritato.
I PIU'
Matos: entra al posto di Panatti, acciaccato, nel primo tempo e la sua prova è piuttosto buona. Il gol della Fiorentina è soprattutto merito suo che riesce a servire precisamente Zohore. Per il resto della partita, è abbastanza propositivo e giostra bene con i compagni. Il suo ingresso cambia la disposizione in campo degli uomini di Semplici, e il suo apporto risulta essere più che positivo.
Agyei: il capitano mai si risparmia mai. Da mediano davanti alla difesa agli inserimenti verso l'area avversaria, provando anche alcune volte la botta da lontano, il ragazzo si lancia sempre all'inseguimento del pallone facendo un buon pressing sui portatori di palla. Sempre utile alla causa.
Empereur: parte bene, primo pallone toccato e si destreggia subito bene contro l'avversario. Il ritorno in campo al Poggioloni sembra non pesare e la gara è piuttosto ordinata. Solo una brutta palla persa a metà primo tempo che permette al Cagliari di lanciarsi verso la rete, ma lui recupera di potenza, in velocità e in modo elegante mettendo sicurezza alla retroguardia viola. Buon rientro.
I MENO
Zohore: nonostante il gol, il danese è uno dei peggiori in campo. Lento, impacciato, raramente attacca gli avversari per fare pressione su di loro. Spesso richiamato da Semplici, reagisce con indolenza. Il gol era assolutamente facile, semmai bravo nel farsi trovare in posizione quando il buon Matos gli dipinge una palla che basta spingere con delicatezza in rete. Condizione fisica che non sembra migliorare, se continua così c'è il rischio che diventi un vero e proprio peso per la Fiorentina che dovrà lottare fino all'ultima goccia di sudore per superare i play-off.
Beckam Da Silva: talento ne ha, ma si dimostra egoista. Il cambio più che una bocciatura personale è l'ammissione che Beckam non era pienamente entrato in sintonia con i compagni quest'oggi. Anche se le sue giocate non sono male, tra cui un paio di dribbling molto belli, queste non servono a niente se poi non si prova a passare la palla. Più altruismo e la sua partita sarebbe stata sicuramente migliore.
Semplici: il mister per questo finale di regular season finisce tra i nostri meno, perché negli ultimi mesi il gruppo sembra essergli scivolato un po' di mano. Troppe le occasioni sprecate nelle (numerose) ultime partite in cui la Fiorentina era chiamata a consolidare quel che di buono era stato fatto. La fotografia del momento è dato proprio dalla partita di oggi: all'andata e con una formazione sarda decisamente più forte (oggi parecchie assenze importanti per loro) la Fiorentina si impose a Cagliari per 0-4, mentre oggi si fatica ad ottenere 1-0. Buona la vittoria, ma urgono nuove motivazioni.