PRIMAVERA, I più e meno della sconfitta di oggi

04.04.2012 18:43 di  Cosimo Lippi   vedi letture
Cosimo Lippi
Cosimo Lippi
© foto di Firenze Viola

Un Fiorentina Primavera che in casa non riesce più a vincere. Anche oggi i ragazzi di Semplici sono usciti sconfitti dal Poggioloni contro il Livorno con lo stesso risultato di due settimane fa, proprio sotto gli occhi dei dirigenti viola Guerini e Macia, che hanno assistito a tutta la partita seduti sugli spalti. Un 0-1 che racconta abbastanza bene come sia andata la partita. Infatti gli amaranto hanno segnato praticamente su una delle due azioni pericolose che hanno costruito per poi limitarsi a difendere. Senza neanche tanto affanno, aggiungiamo noi, visto che la Fiorentina mostra solo poca lucidità in fase offensiva. Ancora una volta a fine partita mister Semplici ammette la scarsa capacità dei suoi di riucire ad essere incisivi e precisi negli ultimi 20 metri, distanza che nelle ultime due partite casalinghe sembra incolmabile da Zohore e compagni. Dovendo fare la partita i giovani viola non riescono a mantenere un ritmo sufficentemente alto per sorprendere gli avversari e spesso si fanno recuperare. Molti i palloni giocati su punizione e calci d'angolo, ma l'esito non è mai stato davvero pericoloso. La più bella parata rimane sempre quella di Svedkauskas sulla seconda vera occasione del Livormo. Andiamo a vedere i più e i meno della partita della Fiorentina:

I MENO:

Zohore: oggi più lento del solito ed impacciato. Anche Semplici ammette che l'ambientamento non è concluso per lui e che alterna buone cose e cose meno buone. La sua arma in più, il fisico, è niente se il giocatore non si fa trovare pronto nell'occasione giusta. Non impensierisce mai la retroguardia labronica.

Agyei: il capitano è meno presente del solito, forse complice il ritorno di Salifu al suo fianco che sicuramente rappresenta un elemento di garanzia. Però in questo modo si è un po' perso nel gioco dei viola, soprattutto perché ci aspettavamo qualche inserimento da dietro in più che certe volte è venuto a mancare. Gara comunque ordinata e tranquilla dalle sue parti.

Matos: ancora una volta il più abulico del reparto avanzato. Non sappiamo se dargli una qualche nota di demerito visto che oggi preferiamo per lui l'appellativo di “non pervenuto”. Di lui ricordiamo solo una buona discesa sul fondo e una palla messa in mezzo dove non c'è nessuno. Giocatore fuori schema.

Rozzio: oggi ci è sembrato un po' spaesato e non in perfette condizioni di concentrazione.

I PIU':

Acosty: giocatore “in prestito” dalla prima squadra, si è sentita la sua presenza. Entrato subito in partita, forse voleva giocare e mettersi in mostra visto che ultimamente non ha calcato tanti campi da calcio in partite ufficiali. Molto lavoro per lui che se fosse stato sfruttato meglio dai compagni sarebbe servito per recuperare e forse vincere la partita. Buon ritorno il suo, prima di vederlo nuovamente agli ordini di Delio Rossi. E ancora una volta in Primavera un giocatore in positivo si prende un cartellino rosso, segno di un certo nervosismo di coloro tra i quali ci credono di più.

Ashong: soprattutto nel primo tempo il terzino sinistro, ripresosi il suo ruolo preferito dal primo minuto, in coppia con Acosty o Campanharo ha svolto un ottimo lavoro sulla sua fascia. Molta corsa, si spinge in avanti e sfrutta bene quel che sembra essere il lato debole del Livorno. Nel secondo tempo e con il passare dei minuti cala decisamente, complice anche il nuovo assetto tattico predisposto da Semplici in cui il centrocampo a stato sguarnito per dare maggior peso all'attacco. Rimane uno dei migliori.