PRESENTI (E DISTRATTI)

18.02.2019 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
PRESENTI (E DISTRATTI)
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Meraviglie del calcio, che cambia con i tempi ma non perde la sua imprevidibilità. Ieri a Ferrara la la stagione della Fiorentina si è capovolta nel giro di qualche minuto. Il tempo di annullare il gol alla Spal e concedere il rigore alla Fiorentina. Qualcosa di storico, perchè mai avvenuto, un clamoroso cambio di vento piovuto dal cielo.

Detto delle brutte polemiche indirizzate a Chiesa e sollevate dal presidente Mattioli (LEGGI QUI) servirà anche analizzare il resto della gara del Mazza, nel quale la Fiorentina non si è discostata troppo da pregi e difetti degli ultimi tempi. I viola si sono fatti trovare presenti davanti alla chiamata di un turno favorevole (Lazio, Atalanta e Sampdoria sconfitte, Torino che pareggia a Napoli) ma ancora una volta sono apparsi troppo distratti. Un altro avvio positivo ricco di occasioni non sfruttate, troppe disattenzioni banali dietro, la cattiveria nelle ripartenze quando nel finale si aprono gli spazi.

In questo ambito andrà prima di tutto sottolineato il nuovo impatto positivo di Simeone che continua a rispondere bene alle panchine iniziali, oltre allo strapotere fisico e tecnico di un Chiesa che vale mezza squadra. Ma anche un Gerson finalmente determinante ed Edimilson ancora una volta fondamentale nel raddrizzare il match nel momento più difficile.

Tutti fattori positivi che confermano una crescita, ma che non completano un quadro dove invece appaiono ancora troppi passaggi a vuoto. Soprattutto in una difesa dove l'assenza di Pezzella si è subito sentita. Per Lafont stavolta incerto sia sul rinvio sui piedi di Antenucci (poi stoppato da Milenkovic) che sulla respinta su Petagna sul vantaggio della Spal, o come il retropassaggio di Vitor Hugo che ha dato il via all'azione incriminata.

Errori banali, evidenti come quello di Milenkovic sul gol di Valoti poi annullato, che la Fiorentina farà bene a lasciarsi alle spalle prima o poi in modo definitivo. Sia perchè non sempre una sgroppata di Chiesa può cambiare le carte in tavola come avvenuto sull'uno a uno a Ferrara, sia perchè il valore delle prossime gare (Inter e doppia sfida all'Atalanta) impone una percentuale di errore molto più bassa.