PRANDELLI, Quando il maestro fa la differenza...

21.10.2009 15:30 di  Matteo Magrini   vedi letture
PRANDELLI, Quando il maestro fa la differenza...
FirenzeViola.it
© foto di Morini Giacomo

Una differenza chiamata Cesare Prandelli. La Fiorentina che incanta l'Italia e l'Europa ha nel suo allenatore un punto di riferimento importante, decisivo, dentro e fuori dal campo. Nessun tecnico al momento, incide sulla squadra quanto il Mago di Orz.


Ogni anno, lui come la sua creatura, migliora, corregge i difetti e acquista in sicurezza. L'anno scorso, alle prese con una rosa molto ampia e con il primi approccio alla Champions League, anche il Pranda aveva sbandato. Inutile negarlo. Un anno dopo è tutta un'altra storia. Gruppo compatto, unità di intenti e soprattutto un gioco tornato a livelli di bellezza mai raggiunti nella passata stagione.




Questione di meccanismi, di lavoro sul campo, vero, ma la sensazione è che il segreto stia altrove. Il gruppo, eccola la forza della Viola. Niente più orticelli, niente attriti. Tutti uniti, come un'onda che non si fermerà, come canta la Fiesole. E tutto dopo un'estate che aveva portato più critiche e polemiche che altro.


E qua arriva il punto. La Fiorentina targata Prandelli si esalta nelle difficoltà. Ricordare l'anno del -15 è superfluo. Quest'anno tutti pensavano ad una Viola meno competitiva a causa della rosa corta e degli scarsi investimenti. Tutto il contrario, e non è un caso. Mastro Pranda lo ha sempre detto, preferisce avere meno calciatori a disposizione ma che siano tutti coinvolti nel progetto. Tutti sulla corda, sempre, tutti con la viola nel cuore. A Budapest quattro cambi rispetto a Torino, ma nessuno se ne è accorto. Questione di compattezza.


Ecco perchè questa squadra regala emozioni. I ragazzi in allenamento seguono il loro professore ed in campo si divertono a mettere in pratica gli insegnamenti. Divertimento, altra parola chiave. L'anno scorso mancava in questo gruppo. Schiacciato dalla aspettative e dai troppi malumori spesso si impantanava in giocate scolastiche e prevedibili. Ora no, ora nessuno ha paura di sbagliare e tutti giocano per tutti. Squadra. Una parola che sembra banale, ma che non lo è. Cesare Prandelli lo sa, e ne ha costruita una vera, con la sua maestria. Ancora una volta, nelle difficoltà, il Pranda ha fatto la differenza.