PRANDELLI, Massima attenzione a Dinho e Pato
Dopo i tre punti conquistati contro il Livorno, arrivati dopo un periodo di cinque partite senza vittorie, per la Fiorentina è già tempo di pensare al prossimo impegno. Domani è infatti in programma l'atteso recupero della 17esima giornata contro il Milan. Ecco le dichiarazioni della vigilia di mister Cesare Prandelli.
Sulla formazione: "Seguo la dinamica del recupero giocatori per capire chi può essere della gara. Abbiano 2-3 giocatori in dubbio, vedi Montolivo, vedi Vargas. Mi è quasi impossibile dare la formazione. L'ho data prima di Monaco perché le grandi squadre non si lasciano condizionare dalla formazione dell'avversario".
Sulla designazione di Rosetti: "Non dobbiamo affrontare questo argomento, è un arbitro internazionale e preparare la partita. Non esasperiamo nessun tipo di concetto".
Su Leonardo: "Per quanto ho visto penso che stia facendo un ottimo lavoro, ha dato un'impronta di gioco e serenità all'ambiente. Non ci sono giocatori scontenti. E' un allenatore che mi piace, ha una forte personalità ma non la fa notare".
Su Zanetti e Ronaldinho: "I 35 minuti che Zanetti ha fatto domenica li ha fatti bene e il responso fisico del giorno dopo è stato ottimo, per cui mi aspetto la disponibilità. In questo momento sarebbe buono che giocasse dall'inizio. Su Ronaldinho massima attenzione, riesce a verticalizzare come quasi nessuno al mondo".
Su Della Valle: "A me ha fatto piacere la sua presenza domenica, perché era inaspettata. Ha dato un segnale veramente forte a tutti".
Su Pato: "Quello che si deve fare a livello teorico lo sappiamo, dovremo togliere la profondità e i difensori dovranno saper leggere ogni pericolo. Lo sappiamo fare, l'abbiam fatto tante volte, ma durante la partita può capitare di andare in difficoltà. Pato è un giocatore imprevedibile, dobbiamo avere una grandissima attenzione, specialmente quando avremo palla per mantenere l'ordine tattico".
Bolatti sta faticando ad inserirsi? "Non ci sono problemi, quando ho spiegato quali problemi ci potessero essere dopo la chiusura del mercato mi riferivo a questo. Bolatti arriva da un campionato chiuso, il suo problema è questo, dovremo dargli tempo per trovare il ritmo gara. Vale il discorso per Keirrison e quei giocatori che sono stati fermi due mesi. Bisogna avere la pazienza e la capacità di capire che questi giocatori anche per 20 minuti possono essere importanti".
Sul calendario: "Non so cosa si poteva fare, so solo che è un calendario assurdo. Poche squadre al mondo sono costrette a fare quello che facciamo noi, in più ci hanno messo anche gli anticipi. Non so se la società poteva fare qualcosa, io mi preoccupo di preparare le partite. Sono anni che dibattiamo su questi temi e sulle partite di Coppa Italia, però non abbiamo nessun potere. Più che essere tutti scontenti e dirlo apertamente non so cosa possiamo fare. Sciopero? Credo che noi siamo comunque dei privilegiati, non sarò io a proporre uno sciopero per questo motivo".
Su Ljajic: "E' un ragazzo talentuoso, ma deve fare ancora tanta strada per assumersi le responsabilità e le pressioni. Lasciamolo crescere tranquillamente, ma i tifosi possono sperare di avere in casa un campioncino".
Cosa rappresenta la partita di domani? "Dovremo mettere in campo lo stesso spirito visto col Livorno. Il Milan sta giocando molto bene, lo ha dimostrato a Bari, dove a battuto la squadra rivelazione del campionato. Sappiamo che per loro è un'occasione straordinaria per agguantare il secondo posto, per noi un'occasione per sognare ancora".
Sulla lotta-scudetto: "Dipende tutto dall'Inter, le altre hanno poche possibilità. Ci sono 10 squadre che lotteranno per il quarto posto".