PIOLI RESTA IN SELLA: SI DECIDE TUTTO CONTRO IL BOLOGNA

La sensazione è che, almeno in questa settimana, tutto sarà per così dire “gattopardesco”. Ovvero tutto cambierà perché nulla cambi. Ossia: se tutto cambierà esteriormente, tutto rimarrà com'è. In parole povere, a breve nulla è propenso a mutare, con Stefano Pioli che è destinato a rimanere a cavallo della sua panchina, almeno per ora. La giornata di oggi sarà in tal senso interlocutoria anche se verrà con ogni probabilità deciso un ritiro della Fiorentina in tempi brevi, una chiamata a raccolta che dovrà garantire una preparazione fisica e mentale della squadra in vista della partita contro il Bologna. Dove - lì sì - non saranno ammessi passi falsi di sorta. 

La giornata clou sarà tuttavia quella di domani, quando la squadra tornerà a lavoro e per la prima volta incrocerà lo sguardo del proprio allenatore e della dirigenza dopo l’indolente prova contro il Frosinone, coincisa con l’altrettanto avvilente ko. Sarà allora che la dirigenza vorrà misurare la febbre dello spogliatoio, cercando di capire se effettivamente il gruppo è ancora della parte dell’allenatore e se - dettaglio non da poco - ci sia all’interno della truppa viola qualcuno che da qualche tempo a questa parte ha iniziato a giocare con le famose “valige in mano” (il riferimento, non troppo velato, è ai prestiti in scadenza o a chi sa già che tra poche settimane sarà in tutt’altro posto che Firenze).

Niente esonero, dunque, in caso di vittoria o pareggio contro il Bologna (ma il 16° segno X sarebbe accolto malissimo da un Franchi che si annuncia essere semideserto): tuttavia lo spettro di Emiliano Bigica o di un traghettatore esperto (nonno Edy Reja?) resta sempre di attualità nell’ambiente viola, deciso al più presto ad uscire da questo torpore generale per provare a dare l’assalto alla Coppa Italia, l’unica cosa che può regalare uno squarcio di luce all’interno di una stagione grigissima.