PIOLI, DOMANI STESSO SPIRITO DI VENERDÌ. DV? IL PROGETTO C'È

17.02.2018 13:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
PIOLI, DOMANI STESSO SPIRITO DI VENERDÌ. DV? IL PROGETTO C'È
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Domani alle ore 18 la Fiorentina scenderà in campo a Bergamo contro l'Atalanta. Per presentare la sfida valida per la 25^ giornata di Serie A, l'allenatore gigliato Stefano Pioli ha preso la parola in nella sala stampa "Manuela Righini" dello stadio Franchi. Queste le sue dichiarazioni:

Se domani in campo ci sarà lo stesso furore visto con la Juve: "Con la Samp e il Verona non siamo stati la solita Fiorentina, ma lo spirito è sempre stato messo in campo. Guai che il nostro spirito sia stato quello della Juventus, solo perché era la Juventus. Abbiamo tanto da dire".

Se classifica dà dispiacere: "Sì, non vorremmo finire il campionato lì. Era preventivabile però che sarebbe stato un campionato possibile, anche perché la squadra è stata rinnovata completamente. E' vero che ci siamo avvicinati al sesto posto, ma quest'anno dobbiamo lavorare per il futuro. Anche il fatto di aver giocato bene con la Juve ma senza il risultato, ci deve far riflettere".

Sull'Atalanta: "E' una squadra forte, che ha una grande programmazione. C'è un progetto tecnico importante, con giocatori adatti agli obiettivi, ma ha trovato certezze dopo un avvio di stagione, l'anno scorso, comunque molto difficile. Noi possiamo giocarcela con un avversario così solido, e l'abbiamo dimostrato".

Su Sportiello: "Giocherà lui perché ha fatto sicuramente un errore, ma non lo si può giudicare solo da un passo falso. Avrà l'occasione per dimostrare che ha le qualità per fare bene".

Sui giocatori che hanno avuto meno spazio: "Ho un obiettivo, ossia mettere in campo la formazione che dia più garanzie. Fino a maggio avrò le idee chiarissime: la classifica non è adatta, quindi non posso mettere in campo una squadra in chiave unicamente futura. Dobbiamo prima di tutto vincere le partite".

Sulla società forse non più in vendita: "Io i Della Valle li sento tutte le settimane, ultimamente anche di più. Mi ripetono che il progetto è partito, ed è quello di costruire una squadra che torni a lottare per l'Europa. Questo è l'anno zero, credo in quello che mi viene detto perché i fatti si stanno confermando".

Se preoccupa più la difesa o l'attacco: "No, il fatto che non riusciamo a concretizzare le occasioni che creiamo. Credo che nelle due ultime partite abbiamo avuto una buona fase difensiva, mentre in attacco dobbiamo cercare di essere più concreti. Altrimenti si rischia di vanificare quanto di buono facciamo".

Se c'è la volontà di cambiare in attacco: "Tutte le partite cerchiamo sempre soluzioni diverse. Vedremo se magari è il momento anche di cambiare uomini".

Sulle "pause" della squadra: "Con la Samp abbiamo fatto una prestazione al di sotto delle nostre possibilità, mentre col Verona è stata anche difficile da spiegare. E' stata molto strana, dobbiamo lavorare, ma non parliamo sempre di pause: le ultime due partite ci hanno visto reagire, dimostrando di avere dei valori. Ed è chiaro che se giochi come contro la Juve, i risultato arriveranno. Dobbiamo cercare di avere un rendimento costante, questi sono i mesi finali e saranno decisivi".

Se l'Atalanta preoccupa dopo la Coppa: "A Dortmund hanno solo confermato il loro percorso, quindi ci aspettiamo un avversario difficili. E' vero anche che si stanno abituando a giocare una volta in più a settimana, per cui non dovremo aspettarci regali".

Sulla condizione della squadra: "L'unico non disponibile sicuro è Laurini. Ma anche Saponara ha avuto un affaticamento muscolare: è convocato ma decideremo domattina".

Su Gil Dias: "Credo sia migliorato, adesso è più continuo. Ha ottime qualità tecniche e fisiche, ma deve diventare più concreto. Con la Juventus ha avuto sfortuna, però per fare il gradino in più deve trovare più concretezza. Ha margini di miglioramento importanti, può diventare un grande giocatore e per farlo deve lavorare".

Sulle dichiarazioni di Corvino su Hagi: "La sua partenza non è dipesa solo da me. Ma le scelte per i giocatori che metto in campo le faccio solo io, e se non ho fatto giocare Ianis è perché ne ritenevo altri migliori".

Se si sente in dubbio: "Non è una novità, ma non destabilizza. Siamo giustamente sotto esame, quindi se i nostri risultati non sono soddisfacenti è giusto che sia così. La società non mi ha mai fatto mancare il proprio sostegno".

Se ci sono le idee chiare per i giocatori: "Sì, e andiamo avanti su questo percorso. La realtà è che quest'anno stiamo costruendo e dovremo fare scelte buone per il futuro. Tutti hanno la possibilità di dimostrarmi che possono giocare".

Se con Falcinelli aumentano le possibilità della coppia d'attacco: "Sì, hanno più probabilità di giocare insieme rispetto a quelle che avevano l'argentino e Babacar. E' chiaro che poi dopo deve essere cambiato il centrocampo e sono situazioni da sviluppare".

Se tutti i giovani hanno la stessa mentalità di Chiesa: "I giocatori che ho mi hanno dimostrato sacrificio, poi c'è chi come Chiesa riesce ad ottenere ottimi risultati. Ma nessuno non li raggiunge per mancanza di sacrificio, e se non stanno trovando spazio ora è perché l'allenatore sta facendo altre valutazioni".

Se c'è una strada per portare Chiesa più vicino alla porta: "Credo sia stato penalizzato solo contro la Lazio in cui ha dovuto fare tutta la fascia. E' spronato continuamente a fare i movimenti giusti e ad essere concreto in avanti: deve sfruttare le sue caratteristiche, è cresciuto tanto. Cerchiamo di sfruttarlo sempre, poi ci sono anche le volte in cui determinate situazioni richiedono altre tattiche".