PIOLI, CHIESA NEL FUTURO VIOLA. MILENKOVIC? È GIÀ MATURO

03.03.2018 13:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
PIOLI, CHIESA NEL FUTURO VIOLA. MILENKOVIC? È GIÀ MATURO
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Va in scena adesso la consueta conferenza stampa del tecnico viola Stefano Pioli, alla vigilia della partita di campionato contro l'Udinese. Queste le sue dichiarazioni:

Sull'Udinese: "E' una partita importante, vale tre punti. Vogliamo fare bene, la squadra si è preparata bene nonostante la neve. Domani affrontiamo un avversario con un pontenziale importante, determinato, aggressivo. Ma noi abbiamo il nostro modo di stare in campo e dovrà essere il solito".

Sulla tifoseria in trasferta: "Sto facendo fatica a trovare persone che vengano con noi. Non potrò neanche votare, questo un po' mi dispiace".

Su Simeone: "Lo vedo molto motivato, ma anche con la giusta serenità. Un attaccante sa che possono arrivare momenti più difficili. Continuando a lavorare, arrivano anche le occasioni".

Se basta essere più cattivi sotto porta: "Se riuscissimo a vincere tutte le partite 1-0 come domenica scorsa non mi dispiacerebbe. Chiaramente la poca concretezza ci ha penalizzato non poco".

Sui cambi: "Può essere che sbagli la formazione iniziale. Ma infatti credo che i giocatori che non partono dall'inizio siano altrettanto importanti quanto i titolari: l'atteggiamento di chi entra deve essere indirizzato per il bene della squadra. Cambiare qualche caratteristica credo sarà importante anche domani".

Su cosa chiede a se stesso: "Di fare il massimo dei punti, continuando a giocare da Fiorentina per vincere più partita possibili. Questo nonostante un calendario difficile. Abbiamo le nostre carte da poter giocare".

Sul vantaggio essendo "ultima chiamata" per l'Udinese: "La partita di domani ci richiederà una prestazione importante per ottenere un risultato positivo. Inutile perdere energie su situazioni nelle quali non possiamo incidere, dobbiamo solo continuare a fare il nostro".

Su Chiesa accanto a Simeone: "Da seconda punta Federico non l'ho mai provato, e non credo che accadrà domani. Quando in futuro avrà un bagaglio più esteso, probabilmente potrà fare anche altri ruoli".

Su cosa ha portato Oddo: "Solidità. E' una squadra che lavora tanto in fase difensiva, con giocatori che possono ripartire con grande pericolosità. Sta facendo un ottimo lavoro".

Sul Boxing Day: "A me è piaciuto giocare durante le feste, c'è stata anche tanta affluenza. Mi pareva solo un po' forzata la Coppa Italia il 26 dicembre. Non mi è piaciuta la sosta, dopo un novembre-dicembre così impegnativo: troppo poco tempo per riposarsi".

Su Milenkovic: "Che abbia un potenziale importante si era già visto nei primi giorni di ritiro. Che però doveva comprendere alcune situazioni a livello tattico e nella gestione della palla, è normale. Ma la crescita è stata molto veloce, parla bene l'italiano, è un giocatore intelligente. E la cosa importante è che può sbagliare, ma rimane all'interno della partita con la testa: è già maturo da questo punto di vista".

Su Thereau: "Credo che gli infortuni gli abbiano fatto perdere, non tanto condizione fisica, ma sensibilità della partita. Cioè entrare nella partita con più decisione. Quando sei abituato a giocare tanto e poi perdi il ritmo, fai fatica a riprenderlo. Ma ha lavorato bene in settimana, così come Saponara ed Eysseric. Per Falcinelli vedremo".

Sulla posizione di Milenkovic: "Ha una caratteristica importante: ha fisico, è alto, ma è veloce. Quindi credo non abbia problemi anche come terzino, poi a me piace muovere la squadra in campo. Non credo possa essere un terzino fluidificante, ma nella costruzione troveremo altre soluzioni. Sa giocare, sa trovare il compagno libero e ha personalità".

Su Chiesa da doppia cifra: "Nel suo sviluppo ci dovrà essere anche quello. E' un esterno offensivo che può comunque arrivare in doppia cifra: il nostro obiettivo sarà anche quello di fargli garantire qualche gol in più".

Sulla Fiorentina del futuro: "Penso a una Fiorentina con Chiesa".

Sull'importanza del regista: "Non è un singolo giocatore che determina la costruzione della squadra. Se vogliamo giocare a calcio dobbiamo avere giocatori che sappiano farlo. Se hai due interni di centrocampo come De Bruyne e Silva, di grandissima qualità, ti puoi permettere un regista più difensivo. Tutti pensiamo che il centrocampo sia un reparto fondamentale per attaccare e per difendere, però ripeto che la stagione di quest'anno ci sta dando diversi buoni giocatori sui quali puntare".