PIOLI A RISCHIO? MA OCCHIO ALLE ALTERNATIVE

03.12.2018 20:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
PIOLI A RISCHIO? MA OCCHIO ALLE ALTERNATIVE
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Stefano Pioli non ha nessuna intenzione di mollare, "non sono uno che si arrende" confida agli amici e in questa settimana cercherà di trovare soluzioni immediate, da far valere già contro il Sassuolo, consapevole che quella partita è un crocevia anche per il suo futuro. Simeone il giocatore in croce, da coccolare o da lasciare in panchina a riflettere sui suoi errori sottoporta, ma il problema sono soprattutto le alternative che non ci sono (Pjaca, Miarallas, Thereau) e che solo il mercato di gennaio potrà dare. Ma la scossa non può attendere gennaio e per questo il tecnico è già sulla graticola. Pioli è tranquillo, non vuole fasciarsi la testa ma ha la giusta tensione e la preoccupazione che una vittoria che manca da settembre e un attacco spuntato da altrettanto tempo danno.

Ma in caso di divorzio le alternative ci sono davvero? Il nome in cima alla lista è Roberto Donadoni, che però non entusiasma la piazza per il suo carattere troppo chiuso né aveva tutto questo rapporto con Pantaleo Corvino a Bologna, anche se i problemi dell'allora ds rossoblù erano con la parte "romana" della dirigenza, tra cui Di Vaio, intoccabile per la tifoseria. Lo stesso poco feeling c'è tra il dg viola e Cesare Prandelli, dopo la frattura (insanabile) che si è creata nel 2010, che un grande rapporto non ha neanche con il presidente Cognigni. E che dire di Vincenzo Montella? Con lui i risultati sono stati più che buoni ma con il sorriso ironico e le battutine sulle labbra, la sua ambizione e la sua sferzata anche alla tifoseria a capire ed accettare la sua dimensione non ha lasciato solo amici nell'ambiente viola.

Su Paulo Sousa stendiamo un velo pietoso, visto che aspetta la Roma e al centro sportivo ci sarebbe l'ammutinamento di tanti collaboratori. E allora chi resta? Snocciolando tra i nomi dei tecnici liberi, Antonio Conte non è certo alla portata delle casse viola, al di là del passato bianconero, Roberto Di Matteo e Andrea Stramnaccioni sono nomi già accostati in passato ma un po' arrugginiti così come la scelta di un Gigi Del Neri avrebbe il sapore della resa (perché il rischio sarebbe ripetere l'errore del 2012, quando Delio Rossi prese il posto di Mihajlovic - non a caso neanche citati - e rischiò di portare la squadra in B e...di prendersi un daspo per il pugno a Ljajic). Più suggestiva l'ipotesi Massimo Carrera dopo l'esperienza con lo Spartak finita ad ottobre. Sempre che dal cilindro non spunti qualche tecnico straniero (Jardim e tanti altri sono su piazza) o un outsider, forse ora poco opportuno. E allora? Forza Pioli più che mai.