PING PONG
Intanto sono tornati i tre punti, per tutto il resto serviranno ulteriori sforzi di pazienza. La domenica della Fiorentina scorre via liscia, aiutata da un Consigli in vena di figuracce e soltanto momentaneamente complicata dalla solita disattenzione di Roncaglia. Una vittoria che serviva, quella rimediata contro il Sassuolo, e una prestazione che, almeno nel primo tempo, ha fatto di nuovo intravedere le manovre dei momenti migliori.
Il 4-2-3-1 varato per l'occasione stavolta funziona. Con Badelj e Vecino che gestiscono bene la regia, con Borja che svaria in ogni zona del campo, e con Kalinic e Ilicic che dialogano a dovere. L'attaccante croato non è ancora tornato quello del girone d'andata, ma almeno sotto il profilo dell'abnegazione non si è certo risparmiato. Come detto, a sancire una vittoria che al “Franchi” mancava dal 14 febbraio scorso, c'ha poi pensato Consigli con un autogol da “Mai dire gol”.
Se n'era tuttavia già andato ADV, quando il portiere neroverde è riuscito a ciccare il pallone mandandolo nella propria rete, non senza aver ribadito la linea per l'immediato futuro. La Fiorentina vuole andare avanti con Paulo Sousa, e per bocca del suo presidente onorario ha già ribadito anche pubblicamente la volontà di continuare con il tecnico portoghese. Una risposta filtrata quando ADV aveva già lasciato lo stadio, che comunque rappresenta la risposta societarie alle solite dichiarazioni tentennanti dell'allenatore.
Perchè come capitato sabato, alla vigilia del Sassuolo, Sousa continua nei dribbling alle domande sul futuro, quasi volesse prendere tempo. La chiarezza nei programmi, al di là degli stimoli a migliorarsi, potrebbe anche essere il nodo alla base di questo ping pong che va avanti tra proprietà viola e Paulo Sousa. Il quale resta focalizzato sul presente, pur sapendo che da Andrea Della Valle in giù nessuno immagina una Fiorentina orfana del suo allenatore nel corso della prossima stagione.