PIEDI PER TERRA
Resta davvero molto difficile restare calmi e provare a ragionare con lucidità quando di mezzo continua ad esserci Mario Gomez. Novità importanti, sentenziavano dalla Germania, erano attese entro la fine della settimana e novità importanti potrebbero esserci. L'addio fulmineo che ieri il bomber tedesco ha dato al ritiro del Bayern - ufficialmente, spiegano i bavaresi, per un colpo al piede che gli ha impedito di scendere in campo ieri pomeriggio nella prima uscita di Guardiola - ha fatto sobbalzare tutta Firenze, che ha creduto in un'accelerata improvvisa della trattativa per l'approdo in viola di Gomez. In realtà, almeno per il momento, è consigliabile restare calmi. E possibilmente coi piedi per terra.
Come ogni week-end, anche questa settimana il duo mercato Pradè-Macìa si è preso 48 ore di riposo, in attesa che la questione relativa a Jovetic si sblocchi e che, di conseguenza, possano prendere il volo le trattative più importanti (il centravanti ed il portiere). Del resto la Fiorentina, al momento, non può inventarsi più di tanto: se per il gioiello montenegrino non arriverà in tempi brevi un'offerta congrua (se no 30 milioni, qualcosa di molto ma molto simile) difficilmente i viola faranno un esborso economico così oneroso per garantirsi Gomez, senza magari la certezza di liberarsi entro agosto di JoJo. La Fiorentina non vuole rischiare ed aspetta al varco nuove proposte da ascoltare. Il puzzle dunque, dopo alcune frenetiche ore del tardo pomeriggio di ieri, sembra essersi ricomposto, con la dirigenza viola al momento off-line e con il panzer di Riedlingen a Monaco, con un piede convalescente.
Certo, però, la domanda sorge spontanea: è poi così normale che un calciatore fugga in gran segreto dal ritiro della propria squadra, si faccia 200 km per raggiungere la capitale di Baviera solo per una botta al piede? Ai posteri l'ardua sentenza.