PEPITA DI GOMEZ, MUSCOLI DI AMBROSINI, MALE IN DIFESA

13.03.2014 22:59 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
PEPITA DI GOMEZ, MUSCOLI DI AMBROSINI, MALE IN DIFESA
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NETO: sulla rete di Vidal in apertura non può nulla e al 20' con un'uscita da applausi salva su contropiede di Giovinco. Si fa trovare pronto anche al 23' quando su colpo di testa sempre del cileno sventa la minaccia. Normale amministrazione nella ripresa, dove anche negli interventi più ardui dà sempre dimostrazione di sicurezza. 7

RONCAGLIA: rivede fin da subito gli spettri della gara dell'anno scorso, dove fu di gran lunga il peggiore in campo. E' nettamente il peggiore in campo nel primo tempo, dove si fa regolarmente saltare dal diretto avversario e dove spesso sbaglia anche i passaggi più semplici. Anche lui, come tutti i compagni, nella ripresa limita i danni ma nel complesso la sua prova resta sottotono. 5

GONZALO: inizio da incubo della sua partita: si perde Vidal in area dopo appena due minuti e regala alla Juve in vantaggio ma si riscatta pochi minuti dopo togliendo dai piedi di Marchisio la palla del 2-0. Si becca un giallo molto gratuito ad inizio ripresa ma si dimostra all'altezza della situzione. 6

SAVIC: il suo primo intervento degno di nota arriva già al 12' dove con un intervento prodigioso toglie il pallone dalla linea di porta. Nonostante non sia al top (la febbre si fa sentire anche in campo), il montenegrino è uno dei migliori della squadra. 6

TOMOVIC: non è ancora al top e lo si avverte dopo pochi istanti, quando la Juve inizia a sfondare ripetutamente dalla sua parte. Al 37' si perde Vidal che di testa manda il pallone sulla traversa. Nel secondo tempo prende le misure agli avversari e limita i danni. 5

PIZARRO: è il locomotore della squadra ma i giocatori della Juve lo marcano a uomo e riesce a fare ben poco nel primo tempo. I palloni che giostra scottano e spesso i suoi passaggi risultato imprecisi ma il Pek sfodera una prestazione sicuramente più incoraggiante di quella di domenica. 6

AQUILANI: inizia la sua gara, come tutta la squadra, a scartamento ridotto perdendo svariati palloni. Offre il suo contributo a centrocampo ma i suoi spunti sono pochi e lo si vede solo a tratti. Aumenta la spinta nella ripresa ma non basta più di tanto. 5,5
Dal 76' VARGAS - Ottimo il contributo del peruviano che mette subito al servizio della squadra ogni centimetro dei suoi muscoli. 6

BORJA VALERO: è lui l'uomo più atteso della serata dopo i già due turni di assenza scontati in campionato ma a giudicare dall'avvio di gara sembra ancora che se ne sia seduto in tribuna. Pirlo lo sormonta in quasi ogni azione ma nel complesso lo spagnolo si dimostra sempre di una spanna sopra gli altri. Dopo il pareggio viola guida l'offensiva gigliata e padroneggia per tutto il capo. Una metamorfosi incredibile. 6

FERNANDEZ: partecipa pronti-via alla rete della Juventus dimenticandosi di Vidal in area ma pian piano cresce assieme a tutta la squadra. Nella ripresa si infortuna da solo alla caviglia e Montella lo richiama in panchina. 6
Dal 50' AMBROSINI - Gettato nella mischia a freddo, fa sentire fin da subito i suoi muscoli. Una marcia in più per la squadra. 6

ILICIC: il primo tempo di Torino è lo specchio della stagione sin qui disputata dallo sloveno: a ritmi ridotti (quasi immobili) e senza idee. Perde tanti palloni e nella ripresa, lanciato in contropiede, si fa riprendere banalmente dalla difesa juventina. La sua classe inespressa per 80' si tramuta però in un assist in profondità per Gomez che vale la rete del pari. 5,5

MATRI: tocca la sua prima palla e per poco non la trasforma in rete su assist di Aquilani dopo un quarto d'ora. I compagni non lo servono e l'unica occasione in cui l'ex Milan si rivede è al 35', quando palla al piede entra in area e prova il tiro. Nella ripresa non si vede praticamente mai e al 65' viene richiamato in panchina. 6
Dal 66' GOMEZ - Dopo i primi istanti in campo giocati in fase di ripiegamento, il tedesco si inventa un supergol (il suo primo europeo in viola) con un controllo ed un diagonale che lascia di stucco Buffon. 7

MONTELLA: Manda in campo la squadra con un 4-3-1-2 a sorpresa che non si vedeva da inizio stagione ma la sua idea di gioco non paga nei primi minuti. La Viola ha un sussulto di orgoglio dopo i primi 20' e per circa dieci minuti fa possesso palla come riesce a fare di solito. L'approccio nella ripresa è più grintoso rispetto ai primi 45' ma al Fiorentina, anche in quelle rare volte che si avvicina alla porta di Buffon, dà sempre la netta impressione di non riuscire mai a fare gol. Matri o Gomez che siano. Alla prima vera occasione da gol, però, Gomez insacca e riapre tutti i conti in vista del ritorno di Firenze. 6